Assemblea Confidustria, Grassi: Napoli può diventare la capitale mondiale dell’innovazione

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in foto Vito Grassi

“L’immagine di Napoli, negli ultimi anni, è migliorata su scala internazionale riuscendo ad attrarre eventi importanti come le prossime Universiadi. Ma la sfida si vince se, al di là di singoli eventi, cresce la competitività del sistema territoriale”. Questo il messaggio lanciato da Vito Grassi, presidente dell’unione Industriali di Napoli, durante l’assemblea pubblica in corso alla Mostra d’Oltremare. Il capoluogo campano “sta vivendo un momento importante per il suo prossimo futuro: ci sono enormi potenzialità di investimento privato attivabili a est e a ovest della città – dice -, dall’area flegrea a quella dei giacimenti archeologici e delle zone contigue vesuviane”. NAPOLI può quindi rappresentare “il modello di uno sviluppo sostenibile che crea ricchezza e sviluppa conoscenza – aggiunge Grassi -, attrae turismo culturale, non massificato, coniuga tecnologie e tutela dell’ambiente”. Ma deve crescere parallelamente “una sensibilità volta a superare le criticità della società civile. Partendo dal modello della cultura d’impresa come leva su cui costruire un grande futuro” perché “le prospettive delle grandi aree metropolitane sono spesso legate a processi di rigenerazione urbana”. In particolare, nell’area orientale “la realizzazione del Polo universitario promosso dall’Università Federico II sta rivitalizzando il territorio. Napoli si candida a diventare una capitale mondiale dell’innovazione, della creatività e della digitalizzazione. Se continuerà sulla strada così bene avviata sul modello Federico II, può aspirare a competere con realtà quali Boston, Seattle”. Ma, lo Stato, inteso come “istituzioni centrali e locali ed enti a vario titolo preposti, deve fare la sua parte, completare le piattaforme tecnologiche – suggerisce il leader degli industriali partenopei -, far sì che l’evoluzione in atto a Napoli impatti sul tessuto produttivo della città, della Regione, del Mezzogiorno, del Paese”.