Assente da lavoro 6 anni, chiede premio

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(ANSA) – MADRID, 12 FEB – Per più di sei anni non era andato a lavorare e nessuno se ne era accorto. Fino a quando, arrivato il momento della pensione, ha chiesto un premio di produzione e qualcuno si è insospettito, facendo scattare una denuncia. Joaquin Garcia, un dipendente del comune di Cadice, è stato condannato oggi da un tribunale della città andalusa a pagare una multa di 27mila euro, equivalenti a un anno di stipendio una volta pagate le tasse, il massimo previsto dalla legge.
    Garcia, oggi 69nne, in pensione dal 2011, avrebbe dovuto sorvegliare i lavori per la realizzazione di un impianto di acqua potabile. Era stato trasferito da un ufficio del comune nel centro della città. Ma non si è mai presentato sul nuovo posto di lavoro. Dove non vedendolo avevano pensato fosse stato ritrasferito altrove. La stampa spagnola lo ha ribattezzato l'”impiegato fantasma”. La sua famiglia ha detto a El Mundo che in realtà alcune volte sarebbe andato in ufficio, fuori orario di lavoro, per leggere libri di filosofia.
   

(ANSA) – MADRID, 12 FEB – Per più di sei anni non era andato a lavorare e nessuno se ne era accorto. Fino a quando, arrivato il momento della pensione, ha chiesto un premio di produzione e qualcuno si è insospettito, facendo scattare una denuncia. Joaquin Garcia, un dipendente del comune di Cadice, è stato condannato oggi da un tribunale della città andalusa a pagare una multa di 27mila euro, equivalenti a un anno di stipendio una volta pagate le tasse, il massimo previsto dalla legge.
    Garcia, oggi 69nne, in pensione dal 2011, avrebbe dovuto sorvegliare i lavori per la realizzazione di un impianto di acqua potabile. Era stato trasferito da un ufficio del comune nel centro della città. Ma non si è mai presentato sul nuovo posto di lavoro. Dove non vedendolo avevano pensato fosse stato ritrasferito altrove. La stampa spagnola lo ha ribattezzato l'”impiegato fantasma”. La sua famiglia ha detto a El Mundo che in realtà alcune volte sarebbe andato in ufficio, fuori orario di lavoro, per leggere libri di filosofia.