August Blue, la depressione di metà estate 

Sad couple sitting on old boat on tropical beach

Tutti felici, pronti alle ultime ore di lavoro, tutti a chiederci: “quando vai in ferie tu?”, “dove andrai in vacanza?” Intorno a noi città semi vuote, negozi pronti ad affiggere il cartello “chiusi per ferie”, in molti sono già abbronzati e coperti da abiti leggeri e colorati. Ad Agosto e nel cuore dell’estate sembra che l’unica cosa a non essere concessa è essere tristi. Eppure nonostante il sole, le belle giornate, l’odore del mare e le vacanze che si respira nell’aria per molte persone, con il passare dei giorni di agosto, qualcuno avverte un’angoscia crescente e un’ansia che in alcuni casi più conclamati può persino trasformarsi in depressione. Una sindrome estiva, ribattezzata “August Blue” dallo psichiatra Stephen Ferrando, direttore di psichiatria al Westchester Medical Center che ha paragonata questa particolare forma di disordine affettivo al “Blue Monday”, la sensazione di disagio ed angoscia che si percepisce la domenica sera. Addirittura, secondo un algoritmo calcolato, esisterebbero il Blue del Blue, ovvero, il terzo lunedì di Gennaio. Quello che succede ad Agosto, ha spiegato uno studio pubblicato dal New York Magazine, è simile a ciò che accade la domenica sera, ma in scala maggiore. Una tipologia di depressione che si colloca con il disordine affettivo stagionale, cioè quel disturbo dell’umore che colpisce alcune persone col cambio di stagione. Agosto infatti è il “mese di mezzo”: da un lato la vacanza desiderata, frutto di mesi di lavoro e di stress; dall’altro è anche il punto a capo nei confronti dell’anno che da lì a poco va a ricominciare. Secondo alcuni studiosi, per molti il vero Capodanno non è il primo gennaio, ma il primo settembre, quando si rientra  lavoro, riaprono le scuole e si ricomincia: una routine dalla quale si vorrebbe fuggire nei mesi successivi. L’August Blue, però non è solo una generica sindrome di malcontento, ma un’autentica patologia. I sintomi, secondo anche il dottor Ferrando, sarebbero angoscia e panico persistenti, per almeno due settimane, con prospettive confuse sul futuro e instabilità emotiva al solo pensiero dell’arrivo dell’autunno. August Blue, sembrerebbe essere, una nota amare e scura nei giorni di vacanza, momenti preziosi da trascorrere in solitudine, in famiglia o con amici, che rischia di rovinare momenti che potrebbero essere belli. I rimedi però ci sono. Per non incappa cere nel “Blue August”, la prima regola è quella di cercare di allentare la tensione, cercando soprattutto di disintossicarsi dai social, fonte primaria di stress. Il continuo condividere dove si è, cosa si fa, ci mette in competizione con gli altri. E’ importante concedersi una pausa detox permettendosi di concentrarsi su se stessi, senza sentirsi in dovere di dimostrare nulla a nessuno. Divertirsi per se stessi non per gli altri. Allentare i ritmi e magari assaporare anche un po’ di noia aiuta invece a rigenerarsi e a godersi maggiormente il mese di Agosto e in genere i giorni dedicati al riposo e al relax. Al rientro, l’ideale, sarebbe cercare di rimandare questa sindrome da rientro a ferie finite con la consapevolezza che tutte le paure e le angosce si smaltiranno da sole con il tempo, quando le tessere della routine andranno al loro posto e un giorno dopo l’altro si tornerà a ripercorrere la strada verso un’altra estate.
Insomma, qualunque siano le vostre vacanze: in città, al mare, in compagnia o semplicemente da soli, che siano giorni o poche ore, fatene tesoro, lasciate il cellulare e la corsa allo scatto social, dedicatevi alla sana noia, al mondo intorno, alla natura, a voi stessi, agli affetti e perché no, al divertimento. Lasciate paure ed angosce che solitamente affliggono.