Automotive, ecco la newco Sai. Scudieri: L’Irpinia del futuro nasce dove 40 anni fa colpì il sisma

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Un’area di circa 40 mila metri quadrati, di cui 14.000 coperti, l’impegno di 150 persone tra tecnici e operai la cui formazione avverrà attraverso stage in Italia e in Germania nei prossimi due anni. E poi cinque linee produttive completamente automatizzate con macchine per ogni linea per un investimento totale di 52 milioni di euro e un fatturato a regime di circa 70 milioni di euro. E’ riassunto in questi dati il piano quinquennale dell’operazione Sai, Schlote Automotive Italia, la Newco protagonista di una eccezionale convergenza di investimenti italiani ed esteri di importante rilevanza tecnologica nel campo dell’automotive. Il progetto è stato illustrato nell’Abbazia del Goleto che si trova nel territorio Sant’Angelo dei Lombardi, in Irpinia, la cosiddetta zona del “cratere” che fu devastata, esattamente 40 anni fa, dalla furia distruttrice del terremoto del 23 novembre 1980. Un territorio in cui si è dato spazio all’industria, più che all’agricoltura, con una serie di investimenti non sempre produttivi ma utili per attingere ai fondi statali, da parte di imprenditori con la mentalità del “mordi e fuggi”. E non è un caso, come fa notare Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), che proprio da qui, e proprio alla vigilia del 40° anniversario del sisma che distrusse quest’area, l’Irpinia vuol ripartire mostrando di aver imparato le lezioni del passato. Quel passato di cui il 92 enne Ciriaco De Mita, oggi presente, è una parte non indifferente. E tocca proprio a lui osservare che “oggi, ascoltando gli interventi di tutti, ho finalmente compreso che gli imprenditori, molto più dei politici, discutendo pensano al possibile e guardano al futuro” e che “questa sia la ricchezza che in questo momento manca molto di più al nostro paese”.
L’ex leader della Dc e Scudieri sono tra i protagonisti di un convegno di alto livello, che si tiene proprio a Nusco, il territorio governato da De Mita in cui si realizzerà la nuova realtà industriale. Con loro ci sono Jurgen Schlote, presidente di Schlote, Luigi Mattina, Ceo di Bohai-Trimet e Valerio Gruppioni, presidente di Sira Industrie. E ancora: Roberto Napoletano, direttore del Quotidiano del Sud, e Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria con delega alle filiere e alle medie imprese.
«E’ un’iniziativa che copre il presente ma crea anche le condizioni del futuro – afferma ancora De Mita -; è come se ritornassimo indietro nel tempo quando in questa zona le iniziative erano notevoli”. “Questa non è stata un’iniziativa elettorale – ci tiene a precisare – perché nata molto tempo fa. La previsione era partire ad agosto solo che non si è fatto in tempo e l’apertura è slittata all’inizio di ottobre. E’ un’iniziativa che con la ripresa farà molto mercato e questo non è un aspetto banale. E poi fare un’iniziativa del genere alla vigilia della campagna elettorale poteva anche essere controproducente se visto solo in ottica assunzioni. Così invece non è. Dobbiamo ricordarci che il mercato ancora non si muove e che qui abbiamo un’iniziativa che funziona”.
Quanto a Scudieri, l’imprenditore non nasconde la sua soddisfazione: “Finalmente un giorno di gioia: oggi si genera nuova linfa industriale e quindi con essa occupazione, tecnologie, formazione; un giorno fausto dopo tanti giorni problematici a causa della pandemia, con un lockdown che ha distrutto tanta economia, tanti posti di lavoro, e creato lutti e preoccupazioni”. Per Scudieri è soprattutto importante creare le condizioni che rendano attrattivo il territorio. “Ed è quello che si sta facendo con Borgo 4.0, un progetto a lungo termine che metterà insieme il massimo della modernità e la grande storia agricola e artigianale di queste aree. L’Irpinia sta imparando finalmente a essere sexy”.