Autonomia, Brancaccio (Acen): Preoccupa deriva socio economica

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In foto Federica Brancaccio, presidente dell'Acen
“Sono sempre più preoccupata da napoletana, da italiana e da europea e, naturalmente, come presidente dell’Associazione dei Costruttori Edili di Napoli per la deriva etica, sociale ed economica che appare collegata all’architettura di “autonomia differenziata” al vaglio, in queste ore, delle massime autorità istituzionali del Paese” afferma Federica Brancaccio, entrando nel dibattito sul progetto avanzato da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. “Che messaggio stiamo lanciando alle nuove generazioni?” si chiede il numero uno dei costruttori napoletani. “A me – continua Brancaccio – hanno insegnato che chi era privilegiato contraeva, naturalmente, un debito con la società, e non solo per spirito “ecumenico”, ma perché in quel patto sociale non scritto, ma fondamentale, risiedeva l’unica vera possibilità di sviluppo armonico e duraturo di una collettività che cresce e si evolve. Vi erano  le basi, insomma, dell’equità e del rispetto delle diverse opportunità. E da lì si partiva. Hanno forse sbagliati i miei “Padri”? conclude provocatoriamente il leader dell’Acen.