Roma, 11 nov. (askanews) – Domani, nell’Udienza pubblica del 12 novembre, la Corte affronterà esclusivamente le questioni di costituzionalità riguardanti la legge numero 86 del 2024 (Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione) sollevate con i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, che hanno impugnato la legge nella sua totalità e anche con riferimento a specifiche disposizioni.
Le questioni sottoposte all’esame della Corte sono collegate all’interpretazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione con riguardo all’attribuzione alle regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.
Alcune delle questioni attengono alla determinazione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale) sia per quanto riguarda la fonte e il procedimento di determinazione, sia per quanto riguarda l’individuazione delle materie o ambiti di materie per i quali tale determinazione sia necessaria, o meno, per il trasferimento delle funzioni. Altre questioni riguardano, principalmente sotto il profilo del principio della leale collaborazione, il procedimento di approvazione delle intese tra Stato e regione per l’attribuzione delle materie e delle relative funzioni. Altre ancora coinvolgono le modalità di finanziamento delle funzioni trasferite.
In alcuni dei giudizi intervengono ad opponendum le Regioni Piemonte, Veneto e Lombardia; la Corte deciderà sull’ammissibilità dei loro interventi.