Autonomia, ricerca Censis: al Sud favorevole il 76% dei consiglieri regionali. Solo il 28% è per le macro-Regioni

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in foto Adriano Giannola

L’89,9% dei consiglieri regionali è favorevole alla maggiore autonomia su specifiche materie, come previsto dall’art. 116 della Costituzione. La percentuale scende al 76% nelle Regioni del centro e del sud Italia. È quanto emerge dalla ricerca realizzata da Censis, sul ruolo della dimensione regionale nell’evoluzione del mosaico territoriale italiano, per la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province Autonome, presentata, oggi, a Napoli, in un’iniziativa a cui hanno partecipato la presidente del Consiglio Regionale della Campania e coordinatrice della Conferenza, Rosa D’Amelio, l’assessore regionale al Bilancio, Ettore Cinque, il presidente di Censis, Giuseppe De Rita, il presidente di Svimez Adriano Giannola, il responsabile dell’Area Economia e Territorio di Censis, Marco Baldi, moderati dal direttore de “Il Mattino”, Federico Monga. Questi i punti salienti della ricerca: no alle macro-regioni. La mappatura del mosaico territoriale del Paese realizzata dal Censis evidenzia che le specificità dei territori italiani rimangono elevate, con numerose aree omogenee che tagliano o debordano i confini regionali. La disintermediazione non puo’ funzionare per governarne lo sviluppo. Solo il 28,6% dei consiglieri regionali interpellati dal Censis ritiene che vada perseguito il disegno di macro-regioni: servono invece policy relazionali di livello inter-regionale.