Il progetto vincitore del concorso internazionale di idee “recupera il litorale nella sua originaria giacenza e, quindi, la colmata va rimossa. Si sta studiando un progetto che possa prevedere sedimenti marini, litorale e colmata, in un tutt’uno”. Lo ha spiegato Francesco Floro Flores, commissario straordinario di governo per il risanamento ambientale e la rigenerazione urbana di Bagnoli-Coroglio nel corso di una conferenza stampa durante la quale è stato illustrato il progetto vincitore del concorso bandito per il Sin. “In relazione al nodo della colmata – ha detto Claudio Collinvitti, project manager di Invitalia – ci stiamo spaccando la testa perché allo stato attuale la dobbiamo togliere. La colmata in sé non è un grosso problema, il problema sono i sedimenti. Noi ci siamo fatti un’idea: sta per uscire una gara a livello internazionale, abbiamo intervistato tutti i grossi player internazionali che operano nel settore della gestione dei sedimenti e, tramite loro, riusciremo a trovare il migliore processo di gestione di questi sedimenti. Non sarà un processo lungo, durerà un anno o due, ci confrontiamo sempre con gli enti di controllo, ma ormai la strada è tracciata”.
Di qui il commissario ha aggiunto: “Come commissario non incidiamo al di fuori del Sin, quindi io posso chiaramente esprimere solo un parere come persona. E dico che non è il massimo avere un carcere nel momento in cui stiamo facendo un grande sforzo di riqualificazione ambientale”. E Claudio Collinvitti, project manager di Invitalia, ha puntualizzato: “Il discorso è di tipo politico. Noi, come soggetto attuatore, eventualmente lo subiremo, perché nell’area prospiciente a quella dove dovrebbe essere realizzato il carcere ci saranno dei nuovi edificati che nel caso perderebbero molto valore. La cosa è strana perché i soldi che noi impieghiamo sono soldi dello Stato. Lo Stato da una parte investe per fare una rigenerazione e, dall’altra parte, magari crea le condizioni perché questa rigenerazione non abbia grande successo”.