Balata: “Serie B made in Italy, in primo turno 76% in campo”

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Roma, 27 ago. (AdnKronos) – “Abbiamo avuto nella prima giornata una percentuale quasi pari al 76% di italiani in campo. Più di tre giocatori su quattro erano italiani. Questo è il contributo che la Serie B dà al calcio nazionale”. Lo dice con orgoglio il presidente della Lega Serie B, Mauro Balata, in una intervista all’Adnkronos, dopo la prima giornata del campionato cadetto. “Sarà un campionato che sarà caratterizzato, come sempre, dalla imprevedibilità e della godibilità, dal punto di vista dello spettacolo e della presenza di tanti giovani che giocano titolari e si qualificano anche per presentarsi, come è successo quest’anno, da titolari in grandi società di Serie A. Parlo della Fiorentina in cui abbiamo avuto due nostri giocatori, come Sottil e Castrovilli, che hanno giocato da titolari in una partita delicata e importante come quella come il Napoli”, ha sottolineato Balata.

“Sono giovani che si sono formati nella migliore università del calcio italiano che è il campionato di Serie B. Hanno giocato ad alti livelli, si sono affermati, sono cresciuti anche dal punto di vista caratteriale in società importanti e poi sono approdati da titolari, sin dall’inizio del campionato, in società di primissimo piano della Serie A. Abbiamo poi diversi giovani come Scamacca, che è tornato in Italia e sta giocando da titolare con l’Ascoli. E’ un titolare dell’Under 20, è stato protagonista al mondiale, da noi gioca con continuità e viene apprezzato. In questo modo riusciamo dare quel contributo anche alle rappresentative nazionali a tutti i livelli. Ma ce ne sono tanti come Marchizza, Vido, Plizzari, Carraro”, prosegue il numero uno della Lega B.

“Tommasi dice che devono giocare i giovani perché lo meritano? Da noi è per forza così. La competitività del campionato, che perdura dall’inizio alla fine della stagione, spinge le società ad avere i migliori in campo, questo necessariamente comporta una selezione con giovani che si affermano -sottolinea Balata-. L’anno scorso ne è un esempio Tonali del Brescia che è poi approdato in Nazionale e ora ha iniziato il campionato di Serie A. I giocatori bravi devono giocare, su questo concordo con Tommasi, d’altra parte è un po’ quello che succede all’estero, li fanno subito giocare a prescindere dall’età. E’ fondamentale per il movimento e la crescita delle Nazionali. In Consiglio federale c’è grande sensibilità sul tema, e da parte nostra c’è la volontà di fare sempre di più per far si che i giovani bravi abbiano la possibilità di giocare in pianta stabile”.

“Ma io mi riferisco anche ai tecnici, abbiamo quest’anno tre ex campioni del mondo: Oddo, Nesta e Inzaghi, e anche l’onore di avere Ventura, l’ex ct della Nazionale, che ha dato un’impronta di grande qualità che si è vista subito alla Salernitana. Noi sposiamo la tesi che chi è bravo ed ha le qualità e le capacità deve essere premiato. Abbiamo visto i risultati incredibili della prima giornata, il Pordenone che si è imposto su una delle squadre più importanti, il Frosinone, poi la Juve Stabia che ha dato del filo da torcere ad una delle favorite che è l’Empoli, e anche il Pisa contro il Benevento hanno fatto una grande partita. Questa caratteristica della competitività e della imprevedibilità è uno dei nostri fiori all’occhiello. La selezione va fatta distinguendo tra giocatori bravi e capaci e se sono italiani hanno il diritto di essere valorizzati come fanno le nostre società e vogliamo perseguire questo tipo di politica”, ha sottolineato il presidente della Lega B.