L’Antica Sartoria Positano è ospite, il 25 luglio, dello spazio espositivo gestito da Intesa Sanpaolo.
“Con The Waterstone abbiamo sviluppato uno spazio espositivo aperto e coinvolgente, dedicato ai visitatori e alle aziende, in cui le 400 imprese ospiti possono raccontarsi, incontrare altre realtà imprenditoriali, sviluppare e condividere progetti e idee, nonché studiare nuove opportunità di business internazionali – afferma Francesco Guido, direttore dell’area Sud di Intesa Sanpaolo e direttore generale del Banco di Napoli – Dall’11 maggio a oggi, The Waterstone ha ospitato decine di imprese differenti per dimensioni e settori merceologici, ma che condividono una produzione di qualità, l’attenzione alla sostenibilità e una storia imprenditoriale di successo. Voglio anche ricordare che oltre alle imprese, il nostro spazio offre appuntamenti con la cultura e con lo spettacolo di elevata qualità“. I “pezzari”, come vengono definiti questi sarti e commercianti improvvisati, usano i tessuti presenti nelle case locali per confezionare abiti ampi e scollati, originali copricostume, gonne e camicie con inserti in pizzo e merletti al tombolo, dal fresco bianco a un’infinita scelta di colori e fantasie vivaci. Il successo è immediato e si impone così un nuovo stile. Aprono tante piccole botteghe di sartoria artigianale ed è in una di queste che Giacomo Cinque esprime tutta la sua passione per i tessuti e i ricami, realizzando capi unici e stravaganti. Dall’incontro con Riccardo Ruggiti nasce l’Antica Sartoria Positano. Originario di Positano, Giacomo assorbe tutta la vitalità degli anni ’70, passa da un laboratorio all’altro e apprende tecniche di stampa e sartoria: negli anni ’80 è già una firma affermata e apprezzata anche dai buyer stranieri. Oggi la bottega, presente con punti vendita nei luoghi più rituali per lo shopping turistico, a Positano e in tutta la Costiera Amalfitana, si è ingrandita. Pur mantenendo cuore e spirito a Positano, produce e vende in tutto il mondo, in località di mare e di vacanza. “La nostra non è una moda di passaggio“, amano dire all’Antica Sartoria, “ma è un sodalizio magico tra il gusto e la cultura locali e proposte sempre nuove“, con prezzi accessibili e alta qualità, per turisti attenti ai dettagli. La scelta di spostare la produzione in India ha inoltre favorito un felice connubio tra l’abilità di artigiani indiani – da secoli produttori di cotoni e sete, oltre che maestri nel colore e nel ricamo – e la creatività radicata alla tradizione locale.
