Banca Marche,chiesto giudizio Bianconi

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(ANSA) – ANCONA, 27 GEN – La Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio, nell’inchiesta stralcio sul ‘buco’ di Banca Marche, dell’ex dg Massimo Bianconi, dell’imprenditore Vittorio Casale e di Davide Degennaro, presidente di Interporto Puglia, indagati per corruzione tra privati. L’udienza davanti al gup si terrà il primo marzo. Con l’avviso di chiusura indagini la Gdf aveva sequestrato beni per 15 milioni di euro: 20 conti correnti, quote di società, due abitazioni a Bologna, una a Parma e due a Roma, tra cui una palazzina in via Archimede, ai Parioli, intestata a una società riconducibile a familiari di Bianconi. L’indagine ‘madre’, avviata nel 2013 e non ancora chiusa, coinvolge 37 indagati (uno deceduto) tra ex amministratori di BM e di Medioleasing, componenti del vecchio Cda e imprenditori, accusati di reati dall’appropriazione indebita alla corruzione tra privati, falso in bilancio e in prospetto, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza. In 12 devono rispondere di associazione per delinquere.
   

(ANSA) – ANCONA, 27 GEN – La Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio, nell’inchiesta stralcio sul ‘buco’ di Banca Marche, dell’ex dg Massimo Bianconi, dell’imprenditore Vittorio Casale e di Davide Degennaro, presidente di Interporto Puglia, indagati per corruzione tra privati. L’udienza davanti al gup si terrà il primo marzo. Con l’avviso di chiusura indagini la Gdf aveva sequestrato beni per 15 milioni di euro: 20 conti correnti, quote di società, due abitazioni a Bologna, una a Parma e due a Roma, tra cui una palazzina in via Archimede, ai Parioli, intestata a una società riconducibile a familiari di Bianconi. L’indagine ‘madre’, avviata nel 2013 e non ancora chiusa, coinvolge 37 indagati (uno deceduto) tra ex amministratori di BM e di Medioleasing, componenti del vecchio Cda e imprenditori, accusati di reati dall’appropriazione indebita alla corruzione tra privati, falso in bilancio e in prospetto, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza. In 12 devono rispondere di associazione per delinquere.