Banfi divide anche i 5S

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Roma, 23 gen. (AdnKronos) – di Antonio AtteAlla fine nonno Libero divide pure i 5 Stelle. Il giorno dopo l’annuncio, dato da Luigi Di Maio durante l’evento M5S sul reddito di cittadinanza, che , una fetta di parlamentari grillini si interroga sul senso della scelta del titolare del Ministero dello Sviluppo economico. E c’è chi storce il naso, sottolineando il proprio disappunto.

“Mi è parsa inopportuna la scelta di presentare la nomina Banfi in quell’occasione – si sfoga con l’AdnKronos un deputato M5S a taccuini chiusi – visto che l’annuncio ha finito per offuscare tutto l’evento sul reddito di cittadinanza… si è parlato solo della nomina Unesco”. Non è piaciuto nemmeno l’accenno dell’attore comico ai ‘pluri-laureati’: “Che voleva dire? Può sorridere e regalare un sorriso anche chi è in possesso di titoli di studio…”, afferma un altro esponente stellato.

La senatrice Barbara Floridia, componente della Commissione Istruzione e Beni Culturali di Palazzo Madama, plaude invece alla nomina: “La scelta di Banfi – dice all’AdnKronos – a livello culturale mi fa piacere: l’attore incarna le caratteristiche italiane, è ambasciatore Unicef e credo che possa essere un simbolo del nostro Paese. E’ un personaggio che ha caratterizzato la nostra italianità”. Parole che però stridono con quanto scritto da molti militanti M5S sotto i post e i video con la diretta della convention, pubblicati su Facebook dalla pagina ufficiale del Movimento 5 Stelle. “Banfi… solo perché ha fatto il nonno nella serie TV…? Allora prendete Babbo Natale!”, ironizza Catia. Rosalia rincara la dose, rivolgendosi a Di Maio: “Ce la stai mettendo tutta per perdere consensi… e noi la faccia!”. E non manca chi ricorda le passate simpatie berlusconiane di Banfi. “Ma non è un fan di Berlusconi? Che ci fa lì?”, si chiede per esempio Graziella.

Di Maio è tornato sulla vicenda difendendo la nomina di Banfi. “Mi dispiace sia stato attaccato. Da 10 anni è ambasciatore dell’Unicef, nel ’98 è stato nominato cavaliere al merito, ha lavorato con grandissimi registi. Negli anni si è costruito il ruolo di nonno d’Italia. Lui non farà l’ambasciatore all’Unesco ma farà parte di una Commissione che indirizza in Italia le iniziative dell’Unesco. Una Commissione che non si riunisce da 3 anni e infatti con Lino cominciamo a rianimarla”, ha detto il vicepremier e capo politico M5S a ‘L’aria che tira’.