Bankitalia, è allarme Sud: Frena la crescita del Paese

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In foto Ignazio Visco
Il rischio è che lo strutturale ritardo del Mezzogiorno possa avere effetti di freno anche sulla crescita complessiva del Paese, in un momento particolarmente complesso. Un ritardo che, malgrado gli sforzi, va allargandosi con il crescere della crisi economica e sociale e che un uso oculato delle risorse del Pnrr potrebbe in qualche modo mitigare. A lanciare l’ennesimo allarme sul crescente divario Nord-Sud del Paese è un rapporto presentato oggi 20 giugno da Bankitalia alla presenza del governatore Ignazio Visco che parla apertamente di “questione meridionale”.
Discesa inesorabile
“Nel decennio che ha preceduto la pandemia – ha ricordato Visco – il peso economico del Mezzogiorno si è ulteriormente ridotto. Il divario con il Centro Nord in termini di tassi di occupazione e di prodotto pro capite è tornato ad ampliarsi. I livelli di produttività sono rimasti ampiamente inferiori a quelli del resto del Paese”. Per uscirne una chiave da utilizzare può essere il Pnrr. Dice Visco: “Il Pnrr e i fondi resi disponibili da altri programmi europei e dal bilancio pubblico nazionale mettono in campo risorse ingenti per il prossimo decennio e le riforme che il Piano delinea potranno apportare alle regioni meridionali benefici consistenti”.
Gestione decisiva
“Per mettere pienamente a frutto le ingenti risorse disponibili sarà tuttavia necessario un impegno duraturo volto anche a migliorare la gestione ordinaria delle risorse pubbliche e delle amministrazioni. E’ necessario seguire le linee di intervento che il Piano correttamente individua. Non si può prescindere da un riscontro accurato e continuo dei risultati conseguiti e, se necessario, si deve intervenire con decisione, anche a livello centrale, per correggere ritardi e inadempienze”.