Bar e ristoranti chiusi per il Covid a Napoli: ma era una bufala. La protesta dei commercianti

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“In riferimento alla clamorosa fake news che sta circolando da stamattina sui social circa la chiusura di tutti i ristoranti, bar, pub e locali affini di Napoli e provincia da domani in poi ci preme smentire nettamente”. E’ quanto si legge in una nota firmata, tra l’altro, dai titolri di Terrazza Calabritto, J SUSHI, L’altro Loco, Cantine Sociali, Ristorante I Re di Napoli, 12 MORSI Burger & Friends, La Salumeria Alcolica, Fresco. il Gran Caffe Cimmino e Muu Muuzzarella. “I nostri esercizi commerciali – continua il comunicato – hanno chiuso prima ancora del primo dpcm del Presidente Conte, ci siamo da subito assunti le nostre responsabilità. Dal 21 maggio, data della riapertura delle nostre attività in Campania, abbiamo fatto di tutto per rispettare le indicazioni del Governo e del Presidente De Luca. Siamo pronti a farlo ancora. Abbiamo a cuore la tutela della salute dei nostri dipendenti e dei nostri clienti. Anzi rivolgiamo un augurio affettuoso a tutti coloro che hanno contratto il virus nella speranza che possano guarire al più presto. Queste notizie false e tendenziose non soltanto gettano nel panico tutto il nostro comparto ma creano una confusione tale che non riusciamo ad affrontare. Chiediamo agli organi di informazione una mano in tal senso. Non c’è nessuna chiusura disposta e nessuna limitazione di orario. Continueremo a rispettare le regole, a chiedere un documento per ogni tavolo, a misurare temperatura e e fare tutto ciò che ci viene detto di fare. Il Presidente De Luca, di cui ci fidiamo, è stato eletto dalla grande maggioranza dei cittadini campani e chiediamo a lui di tutelare le nostre imprese e i nostri lavoratori. Vogliamo operare nella massima sicurezza ma siamo stufi di combattere contro chi vuole solo creare disinformazione ad arte. Dobbiamo riprendere gradualmente la nostra vita, con senso di responsabilità e attenzione massima ma senza che nessuno diffonda allarmismi e panico. Altrimenti le conseguenze sarebbero drammatiche”.