Be.Cultour, il Cnr di Napoli guida il progetto Ue per attivare un’economia circolare

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“Uscire dalla grave crisi che ha colpito il settore turistico attivando un modello circolare e sostenibile di turismo culturale che permetta di innescare un processo di rigenerazione economica, sociale, culturale e ambientale a partire da sei territori di sperimentazione europei e non-europei che hanno accettato la sfida”. Con queste parole Massimo Clemente, direttore del Cnr Iriss di Napoli ed esperto in Urbanistica e valorizzazione del paesaggio, riassume l’obiettivo del progetto di ricerca europeo coordinato dal Centro di ricerche partenopeo ‘Be.Cultour: Oltre il turismo culturale: reti di innovazione del patrimonio come motori dell’europeizzazione verso un’economia circolare del turismo incentrata sull’uomo’, finanziato dalla Commissione europea con 4 milioni di euro per i prossimi tre anni. Be.Cultour, con un ampio consorzio di partner europei e non europei, e’ risultato vincitore con il massimo punteggio su ben 86 proposte presentate lo scorso marzo. Domani incontro online alle 9:30. Le regioni europee coinvolte nel progetto sono Basilicata in Italia, Aragon in Spagna, Västra Götaland (Göteborg) in Svezia, Larnaca a Cipro, Vojvodina in Serbia. A queste si aggiunge l’area transfrontaliera del nord-est della Romania e della Moldavia. Il “luogo”, inteso come genius loci, lo spirito antico del sito che esprime il suo valore intrinseco, e le persone come co-creatrici della sua unicita’, la cultura, l’arte, la tradizione, il folklore, le produzioni, la spiritualita’, cosi’ come la sua “unica” quotidianita’, sono il focus di Be.Cultour, che mira a realizzare un progetto di sviluppo circolare a lungo termine nelle aree pilota coinvolte. Ulteriori 12 regioni e citta’ europee si aggiungeranno alle sei aree pilota di sperimentazione gia’ partner del progetto grazie ad un bando europeo che sara’ aperto nelle prossime settimane. Altre regioni quindi si aggiungeranno al network di Be.Cultour e saranno attivamente coinvolte e invitate a condividere le loro migliori pratiche partecipando alle attivita’ di co-creazione, peer-learning e capacity building del progetto. Il Consorzio Be.Cultour comprende 15 partner, tra cui istituti di ricerca, governi locali come comuni, province e regioni, imprese private, fondazioni, organizzazioni non profit.