Bentornata Serie A, riparte la caccia alla Juve

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(AdnKronos) – Su il sipario, riparte la caccia alla Juventus. Il campionato di Serie A accende i motori con i due anticipi che aprono la prima giornata. A fischiare l’inizio del torneo sono proprio i campioni d’Italia, che cominciano la caccia al settimo scudetto consecutivo ospitando il Cagliari all’Allianz Stadium nel match in programma alle 18. In serata, alle 20.45, a Verona si presenta il Napoli, che fa visita ai neopromossi scaligeri. Domani tocca a tutte le altre squadre, alle 18 in campo Atalanta-Roma e a seguire gli altri match: Bologna-Torino; Crotone-Milan; Inter-Fiorentina; Lazio-Spal; Sampdoria-Benevento; Sassuolo-Genoa; Udinese-Chievo.

A leggere le quote fissate dai bookmaker, la Juve parte davanti a tutti. La formazione allenata da Allegri si presenta ai nastri di partenza con un organico rinnovato rispetto alla scorsa stagione, chiusa con la sconfitta nella finale di Champions League. La nuova annata è cominciata con un altro ko, incassato contro la Lazio nella Supercoppa. L’estate, con verdetti attendibili solo in parte, ha evidenziato una certa fragilità difensiva della Vecchia Signora, che ha ceduto Bonucci al Milan e ha congedato Dani Alves, passato al Psg. A Torino hanno provveduto a rafforzare soprattutto centrocampo e attacco: Matuidi, Douglas Costa e Bernardeschi sono i pezzi pregiati del mercato bianconero. Il reparto arretrato si arricchisce di Szczesny, candidato a raccogliere tra un anno l’eredità di Gigi Buffon tra i pali, e di De Sciglio, arrivato dal Milan per dare un contributo sulla fascia destra. L’ultima porzione di mercato potrebbe regalare ad Allegri un altro tassello offensivo (Keita) e almeno uno difensivo, con Spinazzola destinato a rientrare alla base dall’Atalanta.

Nell’ideale griglia di partenza, la Juve deve guardarsi soprattutto dal collaudatissimo Napoli di Maurizio Sarri. Gli azzurri, virtualmente nel tabellone principale della Champions dopo il 2-0 sul Nizza nell’andata dei playoff, hanno cambiato pochissimo rispetto allo scorso anno. La formazione titolare è praticamente invariata e gli acquisti di Ounas e Mario Rui servono soprattutto a garantire profondità ad una rosa destinata a competere su 3 fronti. La stabilità e gli automatismi possono fare la differenza nei confronti di rivali che hanno affrontato autentiche rivoluzioni.

La Roma, senza Francesco Totti per la prima volta dopo 25 anni, ha scelto Di Francesco per aprire un nuovo ciclo senza Salah, Ruediger e Paredes, venduti all’estero a cifre notevoli. Il bilancio è stato sistemato, ora resta da vedere se i conti torneranno in campo con gli innesti di Karsdorp, Gonalons, Defrel, Pellegrini, Kolarov e Under.

‘Rivoluzione’ rischia di essere un termine riduttivo per il Milan. La nuova proprietà e la nuova dirigenza hanno cambiato completamente i connotati alla squadra di Montella. La conferma di Donnarumma tra i pali è paragonabile ad un grande acquisto che si aggiunge all’arrivo di Bonucci, Biglia, Conti, Calhanoglu, Kessie, Rodriguez e André Silva, in attesa che a Milanello si presenti almeno un altro attaccante. Meno pirotecnica l’estate sull’altra sponda di Milano: l’Inter confida nella mano del tecnico Spalletti, chiamato a far funzionare l’organico già arricchito dagli innesti di Borja Valero, Vecino, Skriniar e Dalbert.

Accanto alle 5 grandi, nella zona europea del campionato sarebbe un errore non inserire la Lazio di Simone Inzaghi. Il successo in Supercoppa testimonia la bontà del lavoro del tecnico, capace di ottenere gioco e risultati da una rosa a cui è stata aggiunta soprattutto l’esperienza di Lucas Leiva. La zona medio-alta della classifica dovrebbe essere nel mirino di Fiorentina e Torino, mentre l’Atalanta proverà a ripetere l’ultima miracolosa annata. La lotta per non retrocedere, invece, rischia di coinvolgere una nutrita pattuglia di squadre. Benevento e Spal, più del Verona, rischiano di pagare dazio tra le neopromosse. Meglio adattarsi in fretta alla nuova realtà perché le rimonte strepitose, come quella confezionata un anno fa dal Crotone, non sono la norma.