Bimba uccisa col coltello e sepolta in 5 sacchi di plastica, la madre: Sono stata io. Ma non dice perché

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“Il cadavere era a circa 600 metri dall’abitazione in un terreno. Il cadavere era parzialmente interrato ed occultato all’interno di 5 sacchi di plastica”. Lo afferma in conferenza stampa il comandante provinciale dei Cc di Catania, Rino Coppola, sull’omicidio della piccola Elena da partedella madre Martina Patti a Mascalucia, in provincia di Catania. “Dopo il ritrovamento del cadavere – aggiunge – la signora è stata sentita con l’assistenza del suo legale ed ha ammesso di aver ucciso la bimba con un coltello ma non ha detto perché. L’abitazione – conclude – e’ stata sottoposta a sequestro” e sarà sottoposta a ulteriori indagini.

Gelosie e violenze
Uno dei motivi del gesto ricondurrebbe alla gelosia e al possibile affezionarsi della nuova compagna del marito da parte della bimba. La signora ha risposto restando sul vago senza sapere il perché di aver compiuto il gesto. Lo afferma in conferenza stampa Piercarmine Sica, capo reparto operativo dei carabinieri di Catania durante la conferenza stampa sull’omicidio della piccola Elena.

Ritrovata la pala usata per seppellirla
Nel luogo dove è stato ritrovato il corpo di Elena è stata ritrovata anche una pala da giardino. “La madre si sarebbe procurata questi strumenti nella mattina, prima ancora di recarsi in asilo per prelevare la figlia”, specificano Rino Coppola, comandante provinciale di Catania e Piercarmine Sica, comandante del reparto operativo di Catania, in merito al caso di Elena la bimba uccisa dalla madre a Mascalucia.

Ho agito in maniera solitaria
Sentita al Comando Provinciale dei Carabinieri alla presenza di magistrati, Martina Patti ha confessato di aver ucciso la figlia precisando di aver agito “in maniera solitaria”, dopo essere andata a prendere Elena all’asilo intorno alle 13 di ieri. Due ore prima della messinscena del rapimento ad opera di un gruppo di uomini incappucciati.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, “la bambina è stata prelevata intorno alle ore 13 dall’asilo dalla madre 23enne Martina. La signora riferisce del rapimento intorno alle 15,30, orario in cui allerta l’ex convivente prima al telefono, poi si reca dai genitori e con questi ultimi viene in caserma e fa la denuncia”.