Bimbi ‘verdurofobi’, stop ai no a tavola

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Roma, 4 apr. – (AdnKronos) – Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno: è questa la quantità consigliata da nutrizionisti ed esperti per una sana e corretta alimentazione. Eppure, ben 2 genitori su 10 dichiarano di non riuscire a farne mangiare quotidianamente ai propri figli neanche una porzione, confermando il diffondersi fra i bambini italiani di una vera e propria ‘verdurofobia’. Broccoli, carote, spinaci & co, insomma, faticano sempre di più ad entrare nella dieta dei più piccoli ed è per questo che l’Iias, Istituto italiano alimenti surgelati, ha stilato un vademecum di consigli pratici, per aiutare i bambini a superare il rifiuto delle verdure.

1. Mani in pasta. Un modo divertente per convincere i bambini a relazionarsi con il cibo è quello di coinvolgerli nella preparazione dei piatti. In questo modo i “piccoli chef” saranno anche più motivati ad assaggiare ciò che hanno contribuito a portare in tavola. Analogamente, coinvolgere i bambini durante la spesa può essere di stimolo per un “primo” assaggio.

2. Anche l’occhio vuole la sua parte. Presentare le verdure in piatti cromaticamente divertenti e in formati d’appeal può rappresentare un ulteriore incentivo al consumo da parte dei bambini. Zucchine, spinaci, carote, peperoni e zucca consentono preparazioni coloratissime e attraenti per i più piccoli.

3. Spazio alla fantasia. Dare vita a preparazioni più ‘allegre’ e invoglianti può essere d’aiuto: e allora sì a polpettine, frittate o crocchette a forma di animali, lettere e faccine sorridenti. Da non dimenticare poi la pizza: tutti i bambini ne vanno matti, per cui proporla con sopra qualche verdura può sicuramente indurli ad assaggiarla.

4. Piccoli bocconi per piccole bocche. Mettere nel piatto grandi quantità di verdure (così come di qualsiasi altro alimento) potrebbe scoraggiare e demotivare l’assaggio. Sicuramente piatti meno abbondanti risultano, per i bambini, pure meno ‘impegnativi’.

5. Dare il buone esempio. Tutta la famiglia dovrebbe cercare di adottare lo stesso tipo di alimentazione, perché non si può pretendere che i bimbi si rimpinzino di frutta e verdura se i loro genitori disconoscono l’universo di ortaggi presenti in natura.

Fortunatamente, l’Italia si presenta tra i pochi paesi europei considerati “virtuosi” da questo punto di vista: nel 2017, in Italia sono stati consumati circa 8,5 milioni di tonnellate di frutta e verdura; un quantitativo superiore del 3% rispetto all’anno precedente.

Anche il ricorso alle verdure surgelate è aumentato notevolmente: nel 2016, ne sono state consumate complessivamente (tra retail e food service) 395.500 tonnellate e nel 2017, complice anche l’esplosione di nuove tendenze alimentari come il biologico o il forte incremento di vegetariani e vegani, la crescita dei vegetali, complessivamente, ha toccato quota 408.200 tonnellate, con un aumento del 3,2% (+7,8% per zuppe e minestroni e +5% per i vegetali preparati, nei primi 2 quadrimestri dell’anno) .