Birmania: tv, buone chance per Suu Kyi

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(ANSA-AP) – ROMA, 8 FEB – Spiragli positivi in Birmania per l’elezione della leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi alla presidenza, dopo la sua netta vittoria alle elezioni di novembre. Due emittenti locali, entrambe filo-governative, ieri hanno riferito che “potrebbero esserci risultati positivi nel negoziato” tra Suu Kyi e la giunta militare al governo “per la sospensione dell’articolo 59” della costituzione, che le impedisce di diventare presidente perché sposata con un cittadino straniero. “Credo che tutto andrà bene”, ha spiegato un esponente del partito di Suu Kyi (il National League for Democracy party), Kyaw Htwe, sottolineando che le “trattative andranno bene e il nostro leader diventerà presidente”. Suu Kyi, entrando oggi in parlamento, non ha voluto commentare le indiscrezioni di stampa. Era presente anche l’ex generale Shwe Mann, già speaker molto influente della camera bassa e ora alleato della leader dell’opposizione. Il generale è ritenuto un personaggio chiave per la trattativa con la giunta militare.
   

(ANSA-AP) – ROMA, 8 FEB – Spiragli positivi in Birmania per l’elezione della leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi alla presidenza, dopo la sua netta vittoria alle elezioni di novembre. Due emittenti locali, entrambe filo-governative, ieri hanno riferito che “potrebbero esserci risultati positivi nel negoziato” tra Suu Kyi e la giunta militare al governo “per la sospensione dell’articolo 59” della costituzione, che le impedisce di diventare presidente perché sposata con un cittadino straniero. “Credo che tutto andrà bene”, ha spiegato un esponente del partito di Suu Kyi (il National League for Democracy party), Kyaw Htwe, sottolineando che le “trattative andranno bene e il nostro leader diventerà presidente”. Suu Kyi, entrando oggi in parlamento, non ha voluto commentare le indiscrezioni di stampa. Era presente anche l’ex generale Shwe Mann, già speaker molto influente della camera bassa e ora alleato della leader dell’opposizione. Il generale è ritenuto un personaggio chiave per la trattativa con la giunta militare.