Bnpl e prestiti personali spingono il credito italiano: settembre da record

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Settembre chiude con un bilancio più che positivo per il credito italiano. Tutti gli indicatori del comparto sono in crescita, non solo rispetto ai mesi estivi – come era prevedibile – ma anche in confronto allo stesso periodo del 2024, segnalando una fiducia crescente da parte di famiglie e consumatori.

A trainare la ripresa è il Buy Now, Pay Later (BNPL), che continua a consolidarsi come forma di accesso al credito sempre più diffusa. Negli ultimi dodici mesi, l’utilizzo del BNPL è aumentato del 69,25%, mentre l’importo medio richiesto ha raggiunto i 190 euro, con un incremento del 25% rispetto a settembre 2024 (quando era di 152 euro). Un segnale che testimonia come questo strumento, nato per acquisti di piccola entità, stia conquistando anche fasce di spesa più elevate.

Bene anche i prestiti personali, in crescita del 13,2% su base annua, e i prestiti finalizzati, che registrano un incremento del 3,6%. In quest’ultimo segmento spiccano le richieste legate all’acquisto di auto nuove, che nel mese di settembre hanno rappresentato circa un quarto delle finalità totali.

Segno leggermente positivo anche per i mutui, con un aumento dello 0,8% a livello nazionale. L’andamento è sostenuto soprattutto dal Centro-Nord, e in particolare da Torino, dove le richieste sono cresciute del 45% rispetto a un anno fa.

I dati emergono dal Rapporto sul Credito di Experian, la global data tech company che monitora l’andamento del settore in Italia.

“Settembre ha evidenziato dinamiche molto positive per il credito italiano – commenta Armando Capone, CEO di Experian Italia -. Le analisi generazionali offrono spunti interessanti: i mutui sono trainati dagli under 30, mentre il Buy Now, Pay Later si sta diffondendo anche tra gli over 60. Notiamo una crescente propensione dei consumatori a ricorrere al credito in tutte le sue forme, segno di un mercato dinamico e in evoluzione. Una tendenza che lascia prevedere mesi positivi, con una domanda in espansione e maggiore fiducia nel sistema”.

In sintesi, il quadro di settembre conferma un’Italia che torna a muoversi e a investire: il credito, dopo mesi di incertezza, torna a essere uno strumento di fiducia.