Bono degli U2 il 13 maggio al San Carlo di Napoli: unica data italiana dello show “Stories of Surrender”

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Bono Vox sarà al Teatro San Carlo di Napoli il 13 maggio. Live Nation ha dato oggi l’annuncio che il frontman degli U2 porterà per la prima volta in Italia il suo acclamato spettacolo “Stories of Surrender” per un’unica performance nel più antico teatro d’opera del mondo, il Teatro di San Carlo di Napoli, sabato 13 maggio. Nel cuore del Golfo di Napoli, il Teatro di San Carlo è il più antico teatro d’opera ininterrottamente attivo al mondo, essendo stato inaugurato nel 1737, decenni prima del Teatro alla Scala di Milano o della Fenice di Venezia, e il bellissimo edificio neoclassico è stato riconosciuto dall’Unesco come parte del Patrimonio dell’Umanità nel cuore di questa città storica. Per questo spettacolo molto speciale al Teatro di San Carlo, Bono sarà affiancato dalle musiciste Gemma Doherty (arpa, tastiera, voce) e Kate Ellis (violoncello, tastiera, voce),oltre che dal direttore musicale Jacknife Lee. Lo spettacolo sarà filmato e il pubblico sarà incoraggiato a celebrare gli ambienti storici di questo leggendario teatro d’opera con l’invito a indossare abiti formali per questa serata unica di “parole, musica e un po’ di follia…” in un luogo davvero straordinario. L’annuncio arriva in concomitanza con il ritorno di Bono – a grande richiesta – al Beacon Theatre di New York per 11 spettacoli che fanno seguito al grande successo riscosso l’anno scorso in Europa e in Nord America di “Stories of Surrender”, uno spettacolo che ha lasciato il pubblico e la critica a bocca aperta e che mostra il ruolo di Bono come band leader e attivista, nonché le notevoli vite che si sono intrecciate con la sua. Questa è una vita, viva e molto concreta, sul palco. “Stories of Surrender” è prodotto da Live Nation e diretto da Willie Williams e segna l’uscita di “Surrender: 40 Songs, One Story”, il libro di memorie best-seller del New York Times e del Sunday Times di Bono – artista, attivista e cantante degli U2. Il libro di memorie vede uno degli artisti più iconici del mondo scrivere per la prima volta su cosa e chi lo ha portato al successo, rivelando allo stesso tempo la sua “…insicurezza infantile, che è la tua unica sicurezza” come artista, e la fede che lo sostiene.