Boom di David di Donatello: sette a Lo chiamavano Jeeg Robot e miglior film a Perfetti Sconosciuti

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Il fiuto de Lecinemaniache non si smentisce

C’era proprio da aspettarselo!

A Perfetti sconosciuti, il David di Donatello come miglior film e migliore sceneggiatura, campione di incassi con più di 16 milioni di euro. La pellicola di Paolo Genovesi sui segreti e bugie di un gruppo di amici affiatati interpretati magistralmente da Kasia Smutniak, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo e Alba Rohrwacher, complice la demoniaca scatola nera del cellulare, ha fatto riflettere, ridere, parlare, confrontarsi, trasportando i numerosissimi spettatori in una sorta di outing! E non sorprendono i sette riconoscimenti per Lo chiamavano Jeeg Robot, il film coraggioso di Gabriele Mainetti, che recupera il mito del cartoon anni 70 in versione pop disincantata, e che sbanca alla grande su tutti gli altri in concorso come miglior esordio nella regia, i migliori attori protagonisti, Claudio Santamaria e Ilenia Pastorelli, il miglior non protagonista, il “villain” Luca Marinelli e la migliore non protagonista, Antonia Truppo. Sette premi anche al film di Matteo Garrone Il racconto dei racconti che vince come miglior regista. Si aggiudica la migliore colonna sonora Youth – La giovinezza SIMPLE SONG #3 musica e testi di David Lang interpretata da Sumi Jo. Sessantesima edizione per la serata degli Oscar italiana, il David di Donatello condotto da Alessandro Cattelan negli Studios di via Tiburtina a Roma, trasmessa per la prima volta sui canali Sky. Slogan di avvio della premiazione “il cinema è il soffitto del cuore”. E non poteva mancare un omaggio alla “verità”, dove ad inizio cerimonia prima di entrare negli Studios tutti i candidati hanno sfilato sul tappeto rosso con l’adesivo “Verità per Giulio Regeni”. Per ulteriori approfondimenti sulle recensione dei due primi film vincitori del David, visti e apprezzati da noi tar i migliori della stagione, consultare il link di Sofia e Penelope per Lecinemaniache.