Borsa ancora a picco. Milano da brivido. Spread chiude a 152

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Piazza Affari sprofonda in chiusura di una seduta di forte tensione per tutte le Borse europee. L’indice Ftse Mib segna un calo del 5,63% a 15.773 punti. Tra i titoli più colpiti Ubi Banca (-12,11%), Mps (-9,88%) e Saipem (-12,02%) nell’ultimo giorno per sottoscrivere l’aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro. Il bilancio della seduta è di oltre 23,4 miliardi andati in fumo.  

Chiusura in calo anche per tutte le altre piazze: Francoforte: l’indice Dax ha ceduto il 2,93% a 8.752 punti; Parigi: l’indice Cac 40 cede il 4,05% a 3.896 punti, ben al di sotto della soglia dei 4mila punti.  Le Borse europee hanno mandato in fumo oltre 242 miliardi di euro in un solo giorno

Wall Street accentua le perdite. Il Dow Jones cede il 2,34% a 15.541,98 punti, il Nasdaq cede l’1,55% a 4.216,79 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,85% a 1.817,51 punti.

Dopo una volata fino a 160, lo spread Btp-Bund chiude a 152 punti base 

Asta Btp fa il pieno, tasso 3 anni risale da minimo allo 0,11%

Banche, Mef: calo su mercati non giustificato – Per le Borse sono giorni complicati, si è di fronte a una correzione generale forse anche naturale dopo un periodo di crescita molto forte, allo stesso tempo per settore bancario italiano ma anche europeo l’andamento dei mercati non ha grande correlazione con i fondamentali delle banche. E’ quanto viene spiegato nel corso di un briefing tecnico al ministero dell’Economia dopo l’approvazione del decreto banche. 

Asia in rosso con Hong Kong (-4%) – Borse di Asia e Pacifico a ranghi ridotti ma in rosso con i timori sulla tenuta dell’economia mondiale anche dopo che il numero uno della Fed, Janet Yellen ha indicato di vedere rischi sulle prospettive economiche che potrebbero ritardare i piani di rialzo dei tassi di interesse. Chiuse le principali Piazze (Tokyo, Shanghai, Shenzhen) per festività va male soprattutto Hong Kong che affonda a -4 per cento. Vendite anche a Seul (-2,93%) mentre tiene Sidney (+0,95%). Per l’Hang Seng è l’inizio d’anno peggiore dal 1994. “Non si può evitare un calo perché ovunque c’è stato le stesse preoccupazioni sono ancora lì, ossia il prezzo del petrolio e la recessione globale”, spiega a Bloomberg Steven Leung di UOB Kay Hian.

 

Piazza Affari sprofonda in chiusura di una seduta di forte tensione per tutte le Borse europee. L’indice Ftse Mib segna un calo del 5,63% a 15.773 punti. Tra i titoli più colpiti Ubi Banca (-12,11%), Mps (-9,88%) e Saipem (-12,02%) nell’ultimo giorno per sottoscrivere l’aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro. Il bilancio della seduta è di oltre 23,4 miliardi andati in fumo.  

Chiusura in calo anche per tutte le altre piazze: Francoforte: l’indice Dax ha ceduto il 2,93% a 8.752 punti; Parigi: l’indice Cac 40 cede il 4,05% a 3.896 punti, ben al di sotto della soglia dei 4mila punti.  Le Borse europee hanno mandato in fumo oltre 242 miliardi di euro in un solo giorno

Wall Street accentua le perdite. Il Dow Jones cede il 2,34% a 15.541,98 punti, il Nasdaq cede l’1,55% a 4.216,79 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,85% a 1.817,51 punti.

Dopo una volata fino a 160, lo spread Btp-Bund chiude a 152 punti base 

Asta Btp fa il pieno, tasso 3 anni risale da minimo allo 0,11%

Banche, Mef: calo su mercati non giustificato – Per le Borse sono giorni complicati, si è di fronte a una correzione generale forse anche naturale dopo un periodo di crescita molto forte, allo stesso tempo per settore bancario italiano ma anche europeo l’andamento dei mercati non ha grande correlazione con i fondamentali delle banche. E’ quanto viene spiegato nel corso di un briefing tecnico al ministero dell’Economia dopo l’approvazione del decreto banche. 

Asia in rosso con Hong Kong (-4%) – Borse di Asia e Pacifico a ranghi ridotti ma in rosso con i timori sulla tenuta dell’economia mondiale anche dopo che il numero uno della Fed, Janet Yellen ha indicato di vedere rischi sulle prospettive economiche che potrebbero ritardare i piani di rialzo dei tassi di interesse. Chiuse le principali Piazze (Tokyo, Shanghai, Shenzhen) per festività va male soprattutto Hong Kong che affonda a -4 per cento. Vendite anche a Seul (-2,93%) mentre tiene Sidney (+0,95%). Per l’Hang Seng è l’inizio d’anno peggiore dal 1994. “Non si può evitare un calo perché ovunque c’è stato le stesse preoccupazioni sono ancora lì, ossia il prezzo del petrolio e la recessione globale”, spiega a Bloomberg Steven Leung di UOB Kay Hian.