Borsa, impennata di Salini Impregilo dopo annuncio del contratto per la Napoli-Bari

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A metà giornata le Borse europee proseguono positive (Parigi +0,9%, Francoforte +0,94%, Madrid +0,86% e Londra +0,3% dopo l’avvio negativo, in attesa di un altro voto cruciale sulla Brexit). Gli indici del Vecchio Continente si avviano a chiudere il migliore trimestre dal 2010, grazie alle aspettative su un imminente accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina dopo i significativi passi avanti nelle trattative. Il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin ha parlato di incontro produttivo con la delegazione cinese. Non fa eccezione Piazza Affari, dove il Ftse Mib (+0,62%) ha incrementato i guadagni dopo una prima parte di seduta fiacca. Sostegno arriva soprattutto dal rally di Telecom (+3,2%), che ha premuto sull’acceleratore dopo un avvio sotto la parità sulla scia della “pace” tra i soci Vivendi ed Elliot: durante l’assemblea degli azionisti Vivendi si è detta pronta a dare fiducia al ceo Gubitosi e ha indicato che non darà seguito alla richiesta di revoca dei cinque consiglieri di Elliott. St (+2,55%) recupera dopo i cali precedenti e vanno bene anche Tenaris (+1,91%) e Ferragamo (+1,87%). In coda al listino Exor (-0,65%), Diasorin (-0,5%) e Campari (-0,51%). Fuori dal listino principale, Salini Impregilo guadagna il 2,63% dopo aver annunciato un contratto da 608 milioni per l’alta capacità Napoli-Bari, e balza dell’8,96% Tiscali (era entrata in asta volatilità a +15%) grazie all’accordo per la ristrutturazione del debito siglato con Intesa Sanpaolo e Banco Bpm. Spread sui valori di ieri (254 punti in chiusura) a 253 punti, dopo l’avvio in modesto rialzo a 255, con gli yield dei Bund tedeschi che segnano il calo mensile maggiore da giugno 2016. Petrolio in rialzo (+1,32% il Wti a maggio e +1,11% il Brent). Sul fronte dei cambi, l’euro si attesta a 1,1231 dollari (1,1229 in avvio e 1,1221 ieri), e a 124,405 yen.