Borsa. Milano accelera con Cnh, Mediaset ed Eni. Ko le borse cinesi

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Allunga il passo Piazza Affari a fine mattinata (Ftse Mib +2,72% a 17.176 punti), con l’intero paniere principale in positivo tranne Italcementi (-0,19%). Corrono Cnh (+4,67%) ed Fca (+3,99%), su ipotesi di integrazione con Peugeot (-2,92% a Parigi), dopo l’apertura del numero uno Carlos Tavares a possibili alleanze. Occhi puntati su Ubi Banca (+4,07%) ed Eni (+4%), insieme a Saipem (+3,11%), che prevede di tornare all’utile a fine 2016. Brillante Telecom (+4,27%), in attesa di novità dall’Argentina, dove l’autorità per le Tlc potrebbe dare il via libera la prossima settimana all’acquisizione da parte di Fintech del controllo su Telecom Argentina. Bene anche Mediaset (+4,81%) dopo i conti della controllata spagnola in linea con le stime degli analisti. Acquisti anche su Unicredit (+2,44%) e Intesa +2,21%), mentre gira al rialzo Tenaris (+2,28%) dopo un calo iniziale all’indomani dei conti. Sprint di Prelios (+27,25%) dopo le indiscrezioni sugli acquisti della cordata guidata da Fulvio Conti.

Pieno in asta Bot, tasso sale a -0,042%  – Il Tesoro ha venduto tutti i 6,25 miliardi di Bot semestrali agosto 2016 oggi offerti in asta, a fronte di una domanda di oltre 10,8 miliardi. Il rendimento medio – si legge in una nota di Bankitalia – segna un lieve rialzo (+4 centesimi) a -0,042%.

Shanghai e Shenzhen sprofondano. Hanno chiuso con un vero e proprio scivolone Shanghai (-6,14%) e Shenzhen (-7,34%), mentre hanno tenuto le altre Borse di Asia e Pacifico, da Tokyo (+1,41%) a Sidney (+0,13%). Debole Hong Kong (-1,59%), ancora in fase di contrattazioni, insieme a Mumbai (-0,17%). Contrastati i futures: in calo sulle Borse Usa, in attesa delle richieste di disoccupazione e degli ordini, positivi invece quelli sull’Europa, dopo l’inatteso rialzo della fiducia dei consumatori tedeschi (indice Gfk a 9,5 punti) ed in attesa dei dati sull’inflazione dell’Ue.

I PREZZI DI PETROLIO, ORO. IL CAMBIO EURO-DOLLARO

Petrolio in calo poco sopra 32 dollari al barile – Torna a scendere il petrolio che sul mercato after hour di New York resta poco sopra la soglia dei 32 dollari: i contratti sul greggio Wti in scadenza ad aprile perdono 9 centesimi a 32,07 dollari. Pesa il livello delle scorte Usa. Perde solo 1 centesimo dopo il netto rialzo di ieri il Brent a 34,40 dollari al barile.

Allunga il passo Piazza Affari a fine mattinata (Ftse Mib +2,72% a 17.176 punti), con l’intero paniere principale in positivo tranne Italcementi (-0,19%). Corrono Cnh (+4,67%) ed Fca (+3,99%), su ipotesi di integrazione con Peugeot (-2,92% a Parigi), dopo l’apertura del numero uno Carlos Tavares a possibili alleanze. Occhi puntati su Ubi Banca (+4,07%) ed Eni (+4%), insieme a Saipem (+3,11%), che prevede di tornare all’utile a fine 2016. Brillante Telecom (+4,27%), in attesa di novità dall’Argentina, dove l’autorità per le Tlc potrebbe dare il via libera la prossima settimana all’acquisizione da parte di Fintech del controllo su Telecom Argentina. Bene anche Mediaset (+4,81%) dopo i conti della controllata spagnola in linea con le stime degli analisti. Acquisti anche su Unicredit (+2,44%) e Intesa +2,21%), mentre gira al rialzo Tenaris (+2,28%) dopo un calo iniziale all’indomani dei conti. Sprint di Prelios (+27,25%) dopo le indiscrezioni sugli acquisti della cordata guidata da Fulvio Conti.

Pieno in asta Bot, tasso sale a -0,042%  – Il Tesoro ha venduto tutti i 6,25 miliardi di Bot semestrali agosto 2016 oggi offerti in asta, a fronte di una domanda di oltre 10,8 miliardi. Il rendimento medio – si legge in una nota di Bankitalia – segna un lieve rialzo (+4 centesimi) a -0,042%.

Shanghai e Shenzhen sprofondano. Hanno chiuso con un vero e proprio scivolone Shanghai (-6,14%) e Shenzhen (-7,34%), mentre hanno tenuto le altre Borse di Asia e Pacifico, da Tokyo (+1,41%) a Sidney (+0,13%). Debole Hong Kong (-1,59%), ancora in fase di contrattazioni, insieme a Mumbai (-0,17%). Contrastati i futures: in calo sulle Borse Usa, in attesa delle richieste di disoccupazione e degli ordini, positivi invece quelli sull’Europa, dopo l’inatteso rialzo della fiducia dei consumatori tedeschi (indice Gfk a 9,5 punti) ed in attesa dei dati sull’inflazione dell’Ue.

I PREZZI DI PETROLIO, ORO. IL CAMBIO EURO-DOLLARO

Petrolio in calo poco sopra 32 dollari al barile – Torna a scendere il petrolio che sul mercato after hour di New York resta poco sopra la soglia dei 32 dollari: i contratti sul greggio Wti in scadenza ad aprile perdono 9 centesimi a 32,07 dollari. Pesa il livello delle scorte Usa. Perde solo 1 centesimo dopo il netto rialzo di ieri il Brent a 34,40 dollari al barile.