Borsa: Milano cede (-1,5%) con scivolone delle banche

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Forte nervosismo in Borsa a Milano (la peggiore in Europa con Madrid), che oscilla ampiamente in territorio negativo (Ftse Mib -1,5%) con lo scivolone del settore del credito: il Banco popolare cede il 9% a 8 euro, Carige il 7,5%, Bpm e Ubi il 6%, Mps il 5,5% a 0,55 euro. Vendite anche su Mediobanca (-3%), Intesa e Unicredit (-2%). In attesa del dato sull’occupazione Usa e dell’avvio di Wall street, negli altri settori Fca perde il 4% sotto i 6 euro mentre Ferrari recupera il 3% con Ferragamo sulla stessa linea. Positiva Mediaset (+1,5%), piatta Luxottica. Saipem è entrata in asta di volatilità, mentre i diritti sull’aumento di capitale crollano del 30% sotto quota 1,5 euro.

Madrid perde il 2%, frenata dalle banche, mentre Zurigo (+0,1%) tiene con Syngenta (+5,5%), che corre dopo l’offerta di ChemChina, che ha messo sul piatto 43 miliardi di dollari per rilevare il produttore elvetico di pesticidi. In calo Francoforte (+1,11%) con Deutsche Bank (-4,49%), Volkswagen (-2,94%) e Lufthansa (-2,76%). Più caute Londra (+0,64%) e Parigi (+0,57%), sostenuta da Lvmh (+6,71%) dopo i conti e Unibail-Rodamco (+5,51%), favorita da raccomandazioni di analisti. Sotto pressione invece Renault (-4%). 

Petrolio riguadagna 30 dollari, mercato attende scorte Usa – Il petrolio riguadagna la soglia dei 30 dollari, con i contratti futures sul Wti a 30,23 dollari in rialzo dell’1,17%. Risale anche il Brent scambiato a Londra, a 32,95 dollari (+0,70%). Il mercato attende il dato sulle scorte negli Usa, che potrebbero mettere nuovamente pressione sui prezzi essendo attese in ulteriore rialzo rispetto al record già segnato.

Tonfo Asia con greggio, Tokyo cede il 3% – Seduta in rosso per le Borse asiatiche (indice Msci Asia Pacifico -2,2%) travolte, come i mercati occidentali, dalla caduta del petrolio sotto i 30 dollari al barile e dalla debolezza del settore finanziario globale. Tokyo è stata la peggiore piazza asiatica registrando una flessione di oltre il 3% (-3,15%), che rappresenta il peggior calo dal 2011. Male anche la Borsa di di Hong Kong (-2,32%), mentre gli altri listini cinesi hanno registrato un andamento contrastante: Shanghai ha ceduto uno 0,38%, mentre Shenzhen ha chiuso in lieve rialzo (+0,47%).

Spread Btp apre stabile a 119 punti – Lo spread tra il Btp e il Bund apre stabile a 119,1 punti dai 118 della chiusura di ieri con un rendimento all’1,48%.

  

Forte nervosismo in Borsa a Milano (la peggiore in Europa con Madrid), che oscilla ampiamente in territorio negativo (Ftse Mib -1,5%) con lo scivolone del settore del credito: il Banco popolare cede il 9% a 8 euro, Carige il 7,5%, Bpm e Ubi il 6%, Mps il 5,5% a 0,55 euro. Vendite anche su Mediobanca (-3%), Intesa e Unicredit (-2%). In attesa del dato sull’occupazione Usa e dell’avvio di Wall street, negli altri settori Fca perde il 4% sotto i 6 euro mentre Ferrari recupera il 3% con Ferragamo sulla stessa linea. Positiva Mediaset (+1,5%), piatta Luxottica. Saipem è entrata in asta di volatilità, mentre i diritti sull’aumento di capitale crollano del 30% sotto quota 1,5 euro.

Madrid perde il 2%, frenata dalle banche, mentre Zurigo (+0,1%) tiene con Syngenta (+5,5%), che corre dopo l’offerta di ChemChina, che ha messo sul piatto 43 miliardi di dollari per rilevare il produttore elvetico di pesticidi. In calo Francoforte (+1,11%) con Deutsche Bank (-4,49%), Volkswagen (-2,94%) e Lufthansa (-2,76%). Più caute Londra (+0,64%) e Parigi (+0,57%), sostenuta da Lvmh (+6,71%) dopo i conti e Unibail-Rodamco (+5,51%), favorita da raccomandazioni di analisti. Sotto pressione invece Renault (-4%). 

Petrolio riguadagna 30 dollari, mercato attende scorte Usa – Il petrolio riguadagna la soglia dei 30 dollari, con i contratti futures sul Wti a 30,23 dollari in rialzo dell’1,17%. Risale anche il Brent scambiato a Londra, a 32,95 dollari (+0,70%). Il mercato attende il dato sulle scorte negli Usa, che potrebbero mettere nuovamente pressione sui prezzi essendo attese in ulteriore rialzo rispetto al record già segnato.

Tonfo Asia con greggio, Tokyo cede il 3% – Seduta in rosso per le Borse asiatiche (indice Msci Asia Pacifico -2,2%) travolte, come i mercati occidentali, dalla caduta del petrolio sotto i 30 dollari al barile e dalla debolezza del settore finanziario globale. Tokyo è stata la peggiore piazza asiatica registrando una flessione di oltre il 3% (-3,15%), che rappresenta il peggior calo dal 2011. Male anche la Borsa di di Hong Kong (-2,32%), mentre gli altri listini cinesi hanno registrato un andamento contrastante: Shanghai ha ceduto uno 0,38%, mentre Shenzhen ha chiuso in lieve rialzo (+0,47%).

Spread Btp apre stabile a 119 punti – Lo spread tra il Btp e il Bund apre stabile a 119,1 punti dai 118 della chiusura di ieri con un rendimento all’1,48%.