Borsellino: Mutolo, ‘mi interrogò il 17 luglio, era preoccupato, depistaggi continuano’/Adnkronos (3)

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(Adnkronos) – “Io dissi a Falcone: ‘non mi muovo dall’Italia, così quando i giudici mi vogliono vedere, devo essere a portata di mano’. Così abbiamo avuto il primo colloquio con il dottor Borsellino, grazie a De Gennaro (ex capo della Polizia ndr), che organizzò l’incontro alla Dia. Ma doveva essere segreto. Invece lo sapevano tutti. Al Viminale lo sapevano, Contrada lo sapeva”. E ricorda quanto già raccontato in alcuni processi: “Dopo avere parlato con Mancino e Contrada, era talmente agitato che addirittura aveva una sigaretta in bocca e ne accese un’altra. Io glielo feci notare, talmente era pensieroso. Dopo quel giorno ci siamo visti diverse altre volte”.