Bpm-Banco, taglia crediti deteriorati

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(ANSA) – MILANO, 24 MAR – Nella fusione tra Bpm e Banco popolare c’è un focus su un impegnativo piano per tagliare l’esposizione sui crediti deteriorati fino a 10 miliardi di valore nominale nel periodo del business plan (2019). E’ quanto emerge, tra l’altro, nella conference call dei vertici dei due istituti con gli analisti a Milano.
    Con la fusione nasce un gruppo “solido, aggregante, protagonista nel sistema del Paese”, dice il consigliere delegato della Bpm, Giuseppe Castagna, mentre l’amministratore delegato del Banco, Francesco Saviotti ricorda di aver “contestato l’aumento di capitale nella convinzione che, insieme, le due banche avessero la capacità di gestire i non ‘performing loans'” ma “di fronte a una posizione che non permetteva alternative siamo andati incontro alle richieste del regolatore. Una richiesta che mi è sembrata e mi sembra tuttora eccessiva”.
   

(ANSA) – MILANO, 24 MAR – Nella fusione tra Bpm e Banco popolare c’è un focus su un impegnativo piano per tagliare l’esposizione sui crediti deteriorati fino a 10 miliardi di valore nominale nel periodo del business plan (2019). E’ quanto emerge, tra l’altro, nella conference call dei vertici dei due istituti con gli analisti a Milano.
    Con la fusione nasce un gruppo “solido, aggregante, protagonista nel sistema del Paese”, dice il consigliere delegato della Bpm, Giuseppe Castagna, mentre l’amministratore delegato del Banco, Francesco Saviotti ricorda di aver “contestato l’aumento di capitale nella convinzione che, insieme, le due banche avessero la capacità di gestire i non ‘performing loans'” ma “di fronte a una posizione che non permetteva alternative siamo andati incontro alle richieste del regolatore. Una richiesta che mi è sembrata e mi sembra tuttora eccessiva”.