Brexit, Cameron al vertice Ue: ‘Ancora nessun accordo’

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“Ho lavorato duramente sino alle 5 di questa mattina, è stato fatto qualche progresso ma ancora non c’è accordo”. Così il premier britannico David Cameron al suo arrivo alla seconda giornata del vertice Ue dedicata alla ‘Brexit’. “Farò tutto quel che posso”, ha dichiarato Cameron, “ma come ho già detto non ci sarà un accordo se non sarà quello di cui abbiamo bisogno”. Il negoziato con Cameron è “più difficile del previsto”, e “tutti i punti del testo del possibile accordo restano ancora aperti”: è quanto fanno sapere fonti europee, spiegando che al momento sono in corso i bilaterali e la sessione plenaria a 28 dovrebbe essere riconvocata per le 13.30. Ma è un orario suscettibile di variazioni, precisano le fonti, perché Juncker e Tusk riconvocheranno i leader attorno a un unico tavolo solo quando ci sarà un testo sufficientemente solido. Al momento, il testo viene rivisto dai legali del Consiglio, che stanno ‘testando’ le varie soluzioni messe a punto nella notte dagli sherpa.

 

“Combatterò per la Gran Bretagna” e “se potrò ottenere un buon accordo lo prenderò, ma non accetterò un accordo che non risponde a quello di cui abbiamo bisogno”. Lo afferma il premier britannico David Cameron arrivando al Consiglio europeo. “Abbiamo un lavoro importante da fare oggi e domani e sarà duro”, aggiunge, sottolineando che “è più importante avere la cosa giusta che una cosa qualsiasi per la fretta: con buona volontà e duro lavoro possiamo raggiungere un accordo migliore per noi”.

Renzi, ottimista che ci sara’ accordo – “Sono abbastanza ottimista che ci sara’ un accordo in grado di portare Cameron ad affrontare e ci auguriamo di vincere il referendum”. Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, appena arrivato al Consiglio europeo.

Merkel, felici fare tutto possibile perché Gb resti – “Ci sono ancora cose da risolvere ma in generale mi sto dirigendo a questa discussione con l’atteggiamento che siamo felici di fare tutto il possibile per creare le condizioni che permettano alla Gran Bretagna di restare a far parte della Ue. Dal punto di vista della Germania è una cosa importante, ma naturalmente sta ai cittadini britannici decidere”. Così la cancelliera Angela Merkel all’arrivo nella sede del Consiglio europeo a Bruxelles.

Hollande, nessuno deve avere veto su dossier – “La Ue deve avanzare, nessun Paese deve avere nessun veto sui dossier, o mettere limiti alle autorità europee, perché altrimenti un altro Paese chiederà altre eccezioni, penso che dobbiamo restare nello spirito di far avanzare l’Europa, non di farla arretrare”: lo ha detto il presidente francese Francois Hollande entrando al summit. “Questo accordo è possibile se alcune condizioni ci sono, è necessario, perché la Gran Bretagna deve restare nell’Ue, è la mia volontà”, ha aggiunto.

Lituania, tutti faranno teatro ma avremo accordo – “Penso che tutti faranno un po’ del loro teatro e poi ci metteremo d’accordo”. Lo ha dichiarato la presidente della Lituania, Dalia Gribauskaite, all’arrivo al Consiglio europeo che deve trovare un compromesso sulle concessioni europee che possano permettere al premier britannico David Cameron di appoggiare il ‘sì’ nella campagna per il referendum da lui stesso annunciato ed evitare così la Brexit.

Tsipras, no regole per alcuni e ‘a la carte’ per altri – “La Ue non può essere regole per alcuni e ‘a la carte’ per altri”: lo ha detto il premier greco Alexis Tsipras entrando al vertice europeo. Tsipras ha spiegato che “è un momento critico perché abbiamo tre crisi in parallelo, quella finanziaria, che c’è ancora, quella di sicurezza, e quella dei rifugiati. Quindi dobbiamo restare uniti e solidali, in tutte e tre le crisi. La soluzione non è costruire muri, non è il razzismo o la xenofobia”.

Tsipras, no regole per alcuni e ‘a la carte’ per altri – “La Ue non può essere regole per alcuni e ‘a la carte’ per altri”: lo ha detto il premier greco Alexis Tsipras entrando al vertice europeo. Tsipras ha spiegato che “è un momento critico perché abbiamo tre crisi in parallelo, quella finanziaria, che c’è ancora, quella di sicurezza, e quella dei rifugiati. Quindi dobbiamo restare uniti e solidali, in tutte e tre le crisi. La soluzione non è costruire muri, non è il razzismo o la xenofobia”.

Farage, Cameron come Oliver Twist,chiederà concessioni – Se David Cameron ottenesse di “riavere indietro la supremazia del nostro parlamento ed il controllo delle nostre frontiere, sarei molto interessato” all’accordo con la Ue, “ma la realtà è che tutto quello che otterrà sono poche promesse per il futuro, di cui nessuna è garantita che sarà mantenuta, e potremo limitare i benefit fino a quattro anni. E per ottenere questo il premier britannico viene qui oggi come Oliver Twist dirà agli altri leader: ‘per favore signori, posso avere ancora qualche concessione?'”. Lo dice Nigel Farage che prima dell’inizio del vertice europeo incontra i giornalisti nel palazzo Justus Lipsius che ospiterà il summit. Il leader dell’Ukip, alleato del M5S nel gruppo euroscettico Efdd, al Parlamento europeo sottolinea che qualsiasi cosa Cameron otterrà tra oggi e domani “comunque continueremo a pagare 55 milioni di sterline al giorno per far parte di questo club”.

Rutte,ancora non ci siamo ma se è vittoria è di tutti – Il negoziato con la Gran Bretagna “resta ancora serrato” perché “molte questioni sono ancora aperte, il rapporto tra paesi euro e non euro, l’interpretazione del trattato sulla ‘ever closer union’ l’accesso alla sicurezza sociale”. Lo indica il premier olandese, Mark Rutte. Arrivando al Consiglio europeo, aggiunge che per l’accordo “non ci siamo ancora” ma puntualizza che “se finisce con un successo sarà una vittoria per tutti i 28”. Il detentore della presidenza di turno Ue inoltre afferma che nelle riforme in discussione “vedo un miglioramento della cooperazione europea” e definisce “buono per tutti, il rafforzamento del mercato interno e (delle competenze) dei parlamenti nazionali”.

 

   

“Ho lavorato duramente sino alle 5 di questa mattina, è stato fatto qualche progresso ma ancora non c’è accordo”. Così il premier britannico David Cameron al suo arrivo alla seconda giornata del vertice Ue dedicata alla ‘Brexit’. “Farò tutto quel che posso”, ha dichiarato Cameron, “ma come ho già detto non ci sarà un accordo se non sarà quello di cui abbiamo bisogno”. Il negoziato con Cameron è “più difficile del previsto”, e “tutti i punti del testo del possibile accordo restano ancora aperti”: è quanto fanno sapere fonti europee, spiegando che al momento sono in corso i bilaterali e la sessione plenaria a 28 dovrebbe essere riconvocata per le 13.30. Ma è un orario suscettibile di variazioni, precisano le fonti, perché Juncker e Tusk riconvocheranno i leader attorno a un unico tavolo solo quando ci sarà un testo sufficientemente solido. Al momento, il testo viene rivisto dai legali del Consiglio, che stanno ‘testando’ le varie soluzioni messe a punto nella notte dagli sherpa.

 

“Combatterò per la Gran Bretagna” e “se potrò ottenere un buon accordo lo prenderò, ma non accetterò un accordo che non risponde a quello di cui abbiamo bisogno”. Lo afferma il premier britannico David Cameron arrivando al Consiglio europeo. “Abbiamo un lavoro importante da fare oggi e domani e sarà duro”, aggiunge, sottolineando che “è più importante avere la cosa giusta che una cosa qualsiasi per la fretta: con buona volontà e duro lavoro possiamo raggiungere un accordo migliore per noi”.

Renzi, ottimista che ci sara’ accordo – “Sono abbastanza ottimista che ci sara’ un accordo in grado di portare Cameron ad affrontare e ci auguriamo di vincere il referendum”. Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, appena arrivato al Consiglio europeo.

Merkel, felici fare tutto possibile perché Gb resti – “Ci sono ancora cose da risolvere ma in generale mi sto dirigendo a questa discussione con l’atteggiamento che siamo felici di fare tutto il possibile per creare le condizioni che permettano alla Gran Bretagna di restare a far parte della Ue. Dal punto di vista della Germania è una cosa importante, ma naturalmente sta ai cittadini britannici decidere”. Così la cancelliera Angela Merkel all’arrivo nella sede del Consiglio europeo a Bruxelles.

Hollande, nessuno deve avere veto su dossier – “La Ue deve avanzare, nessun Paese deve avere nessun veto sui dossier, o mettere limiti alle autorità europee, perché altrimenti un altro Paese chiederà altre eccezioni, penso che dobbiamo restare nello spirito di far avanzare l’Europa, non di farla arretrare”: lo ha detto il presidente francese Francois Hollande entrando al summit. “Questo accordo è possibile se alcune condizioni ci sono, è necessario, perché la Gran Bretagna deve restare nell’Ue, è la mia volontà”, ha aggiunto.

Lituania, tutti faranno teatro ma avremo accordo – “Penso che tutti faranno un po’ del loro teatro e poi ci metteremo d’accordo”. Lo ha dichiarato la presidente della Lituania, Dalia Gribauskaite, all’arrivo al Consiglio europeo che deve trovare un compromesso sulle concessioni europee che possano permettere al premier britannico David Cameron di appoggiare il ‘sì’ nella campagna per il referendum da lui stesso annunciato ed evitare così la Brexit.

Tsipras, no regole per alcuni e ‘a la carte’ per altri – “La Ue non può essere regole per alcuni e ‘a la carte’ per altri”: lo ha detto il premier greco Alexis Tsipras entrando al vertice europeo. Tsipras ha spiegato che “è un momento critico perché abbiamo tre crisi in parallelo, quella finanziaria, che c’è ancora, quella di sicurezza, e quella dei rifugiati. Quindi dobbiamo restare uniti e solidali, in tutte e tre le crisi. La soluzione non è costruire muri, non è il razzismo o la xenofobia”.

Tsipras, no regole per alcuni e ‘a la carte’ per altri – “La Ue non può essere regole per alcuni e ‘a la carte’ per altri”: lo ha detto il premier greco Alexis Tsipras entrando al vertice europeo. Tsipras ha spiegato che “è un momento critico perché abbiamo tre crisi in parallelo, quella finanziaria, che c’è ancora, quella di sicurezza, e quella dei rifugiati. Quindi dobbiamo restare uniti e solidali, in tutte e tre le crisi. La soluzione non è costruire muri, non è il razzismo o la xenofobia”.

Farage, Cameron come Oliver Twist,chiederà concessioni – Se David Cameron ottenesse di “riavere indietro la supremazia del nostro parlamento ed il controllo delle nostre frontiere, sarei molto interessato” all’accordo con la Ue, “ma la realtà è che tutto quello che otterrà sono poche promesse per il futuro, di cui nessuna è garantita che sarà mantenuta, e potremo limitare i benefit fino a quattro anni. E per ottenere questo il premier britannico viene qui oggi come Oliver Twist dirà agli altri leader: ‘per favore signori, posso avere ancora qualche concessione?'”. Lo dice Nigel Farage che prima dell’inizio del vertice europeo incontra i giornalisti nel palazzo Justus Lipsius che ospiterà il summit. Il leader dell’Ukip, alleato del M5S nel gruppo euroscettico Efdd, al Parlamento europeo sottolinea che qualsiasi cosa Cameron otterrà tra oggi e domani “comunque continueremo a pagare 55 milioni di sterline al giorno per far parte di questo club”.

Rutte,ancora non ci siamo ma se è vittoria è di tutti – Il negoziato con la Gran Bretagna “resta ancora serrato” perché “molte questioni sono ancora aperte, il rapporto tra paesi euro e non euro, l’interpretazione del trattato sulla ‘ever closer union’ l’accesso alla sicurezza sociale”. Lo indica il premier olandese, Mark Rutte. Arrivando al Consiglio europeo, aggiunge che per l’accordo “non ci siamo ancora” ma puntualizza che “se finisce con un successo sarà una vittoria per tutti i 28”. Il detentore della presidenza di turno Ue inoltre afferma che nelle riforme in discussione “vedo un miglioramento della cooperazione europea” e definisce “buono per tutti, il rafforzamento del mercato interno e (delle competenze) dei parlamenti nazionali”.