Brexit, Johnson detta le ‘linee rosse’ alla May

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Londra, 30 set. (AdnKronos) – Alla vigilia del Congresso dei Tories, Boris Johnson dice nuovamente la sua sulla Brexit, facendo nuove pressioni sulla premier Theresa May. Intervistato dal Sun, il ministro degli Esteri ha insistito sul fatto che il periodo di transizione immediatamente successivo all’uscita del Regno Unito dalla Ue non debba durare “un secondo in più” di due anni. Le altre condizioni poste da Johnson, che il Sun definisce le “quattro linee rosse”, sono altrettanto nette.

Il ministro degli Esteri chiede che durante il periodo di transizione Londra rifiuti di uniformarsi alle leggi e ai regolamenti della Ue; che l’accesso al mercato unico non sia subordinato alla questione del contenzioso finanziario tra Londra e Bruxelles; e infine, che Londra non accetti le regole Ue pur di accedere al mercato unico.

Le richieste di Johnson rischiano di mettere in imbarazzo la May, che al Congresso conservatore che si apre domani a Manchester si presenta indebolita dal deludente esito elettorale di giugno e dai mancati progressi in sede di negoziato per la Brexit. E tuttavia, secondo gli osservatori, la battaglia per la leadership del partito (e del governo) sarà rimandata ad altra occasione.