Uno dei maggiori mercati del Burundi potrà svilupparsi grazie ad un impianto fotovoltaico off-grid progettato da una azienda italiana. ESI – specializzata nel costruire impianti di energie rinnovabili in ogni contesto ambientale ed anche nelle aree più remote – in accordo con l’Istituto della Cooperazione Universitaria (Icu), garantirà una rete di energia, totalmente autonoma ed indipendente dalla rete, agli oltre 120 locali commerciali del mercato comunale di Gitaza, a 30 km da Bujumbara, la più grande città del Burundi, non solo per l’illuminazione ma anche la refrigerazione delle provviste alimentari, incrementando così lo sviluppo delle attività lavorative. La società – che ha sede a Formello, alle porte di Roma e che dallo scorso anno è quotata nel paniere riservato alle Pmi dinamiche e competitive -, ha già realizzato sei mini-grid in paesi in via di sviluppo come Etiopia, Uganda, Rwanda e Eritrea e Rdc. Tra l’altro, sta progettando un impianto fotovoltaico off-grid in Mozambico e, con Avsi Foundation, ha elettrificato i villaggi di Kashara e Kimomo, sull’isola di Idjwi, nella Repubblica Democratica del Congo. La società di Formello, che si avvale di un team di addetti con un’età media di 35 anni, ha realizzato inoltre, nelle isole Baleari, due centrali elettriche solari a Maiorca, di cui una la più grande dell’isola, realizzate peraltro lo scorso anno, in piena pandemia. ESI è anche il principale operatore italiano specializzato nel “revamping” di impianti fotovoltaici tradizionali di grandi dimensioni e recentemente ha sottoscritto un accordo con un primario operatore nazionale per l’ammodernamento tecnologico di 18 impianti fotovoltaici, situati in Italia, per una potenza complessiva di 23 MWp. La società opera direttamente o tramite società controllate, servendo clienti pubblici e privati come governi stranieri, fondi di investimento, onlus e multinazionali di energie rinnovabili. Come System Integrator – in grado di presidiare tutta la catena del valore e sviluppare soluzioni chiavi in mano di progetti energetici complessi di grandi e piccole dimensioni: dallo studio del progetto, all’ingegnerizzazione, all’attuazione esecutiva dell’impianto, con un occhio alla sostenibilità finanziaria dello stesso – è in grado di far dialogare i diversi impianti Bess (Battery, Energy, Storage and System) tra di loro con l’obiettivo di creare una struttura funzionale che sfrutti appieno il potenziale delle centrali elettriche creando efficienze aggiuntive per l’intero sistema energetico. La dinamicità dell’azienda è attestata dai conti economici del primo semestre 2020 che sono stati in rosso per tante imprese per effetti della crisi: un valore della produzione di oltre 4 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta positiva per quasi 130mila euro, rispetto agli oltre 843mila euro di inizio anno.