Calano le vendite nei Paesi extra Ue

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Dopo il rimbalzo del mese di dicembre, a inizio 2015 virano in territorio negativo le esportazioni verso i mercati Extra-Ue (meno 2,4 per cento rispetto a Dopo il rimbalzo del mese di dicembre, a inizio 2015 virano in territorio negativo le esportazioni verso i mercati Extra-Ue (meno 2,4 per cento rispetto a dicembre), il calo più significativo da giugno 2014. Anche il surplus del made in Italy, pur raggiungendo i 2,2 miliardi di euro, perde terreno rispetto a gennaio 2014 (meno 800 milioni circa). “Il mese di gennaio rappresenta sempre un periodo particolare, bisognerà aspettare i prossimi mesi per capire se il dato andrà a consolidarsi o se invece, come auspicabile, andremo incontro ad una nuova inversione di tendenza, visti anche la riduzione del costo dell’energia e l’indebolimento dell’euro sul dollaro – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, segretario generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero –. Ciò non toglie che questa battuta d’arresto desti qualche preoccupazione, tanto più se si pensa che i prodotti ad essere maggiormente colpiti sono proprio quei beni strumentali (meno 5,2 per cento), che contribuiscono per il 17,2 per cento al nostro export e che alimentano e qualificano i processi produttivi dei Paesi esteri nostri clienti”. Per i Paesi, boom delle vendite negli Stati Uniti (+24,4% rispetto a gennaio 2014), mentre la crisi russa e la difficile situazione nella sponda sud del Mediterraneo determinano una drastica riduzione dell’export.