Camorra, procuratore Melillo: Bonus edilizi andavano destinati a risanamento delle periferie

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in foto il dottor Giovanni Melillo, procuratore capo di Napoli (Imagoeconomica)

“Le sorti del Next Generation Eu in questa regione e nel Mezzogiorno dipendono largamente dalla capacità dello Stato di saper ben indirizzare quelle risorse, allontanando da sé la tentazione della distribuzione a pioggia, indirizzandola verso i bisogni sociali e verso ciò che è fondamentale per conservare coesione sociale e spirito repubblicano. Banalmente, è un’osservazione che faccio non solo da cittadino ma anche da magistrato costretto a misurarsi quotidianamente con un assolutamente abnorme circuito di abusi che ruotano attorno ai cosiddetti bonus edilizi e ai finanziamenti pandemici: davvero era l’unica strada? Potevano i bonus edilizi essere destinati al risanamento delle periferie? O questo significa distribuire risorse verso la proprietà immobiliare che non ne avrebbe affatto bisogno e lasciare le periferie nelle condizioni di degrado nelle quali attualmente si trovano?”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo, intervenuto al convegno sulla camorra organizzato dall’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia. “Non è una considerazione a titolo personale – ha sottolineato Melillo – da magistrato dico che sarebbe stata una scelta in grado di apprestare naturalmente una griglia selettiva in grado di prevenire la commissione di abusi che stanno falcidiando quelle risorse. E’ un tema che ci occuperà negli anni a venire credo, purtroppo, ma proprio perché non soltanto il passato è pesantemente condizionato, ma anche il futuro di questa città e di questa regione e dell’intero Mezzogiorno rischia di essere pesantemente condizionato dall’incapacità di proteggere la res publica da abusi e ruberie, è bene che la discussione sia affidata alla coscienza di tutti”.