Cannabis per uso terapeutico, il Cdm impugnal la legge campana

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Il Consiglio dei Ministri, riunitosi ieri in tarda serata, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha esaminato ventitré leggi delle Regioni. Tra queste, ha deciso di impugnare la Legge Regione Campania n. 27 del 08/08/2016, “Disposizioni organizzative per l’erogazione dei farmaci e dei preparati galenici a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche nell’ambito del servizio sanitario regionale e promozione della ricerca e di azioni sperimentali prodromiche alla produzione da parte di soggetti autorizzati”. 
Per il CdM si tratta di una norma riguardante la prescrizione dei medicinali che contrasta con i principi fondamentali in materia di tutela della salute, con conseguente violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione. Il Consiglio regionale della Campania aveva infatti approvato il 29 luglio scorso, la proposta di legge per l’erogazione di farmaci e di preparati a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche a firma del presidente della commissione sanità Raffaele Topo. 
“È il primo testo che l’assemblea approva in questa materia – aveva dichiarato con soddisfazione Topo – Si tratta di un provvedimento che garantirà massima assistenza da parte del servizio sanitario regionale”. Per il democrat campano infatti, la legge rappresentava una “risposta alle esigenze dei tanti malati affetti da patologie neurodegenerative come la Sla, l’Aids e tutte quelle associate al dolore. Fino ad oggi i cittadini campani hanno pagato per l’acquisto di farmaci a base di cannabinoidi. Riconoscendo a ogni cittadino il diritto di ricevere efficaci cure a base di cannabis” .