Cantone sulla sanità campana: Commissariamento non è migliore soluzione

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“Il sistema del commissariamento, cosi’ com’e’, rappresenta uno strumento necessario per evitare che si continuino a perpetuarsi situazioni illecite. Ma e’ anche un po’ sistema all’italiana, si passa per l’idea che poi nessuno paga per quello che e’ successo”. Lo riferisce alla Dire Raffaele Cantone, presidente dell’Autorita’ nazionale anticorruzione, parlando del commissariamento della sanita’ in Campania. “Bisognerebbe chiedersi – aggiunge – se questi lunghi commissariamenti hanno davvero un senso, quelli che durano decine di anni di fatto finiscono per creare un meccanismo di deresponsabilizzazione in cui la Regione scarica sui commissari e i commissari, a loro volta, dicono di non avere poteri veri. In un sistema che funziona, bisognerebbe garantire che chi fa delle scelte poi ne paghi le conseguenze. Purtroppo non mai avvenuto cosi'”. In questo senso, Cantone giudica il commissariamento come un “classico sistema all’italiana” che fa pagare ai cittadini “le conseguenze dei disastri fatti dalle pubbliche amministrazioni. Mi piacerebbe che qualcuno individuasse cause e responsabili dei problemi nella sanita’ in Campania. Sembra invece che tutto sia frutto quasi di un destino cinico e baro”. Una democrazia che funziona “non ha bisogno di commissari che intervengono in momenti straordinari. E poi – si chiede il presidente dell’Anac – se un Paese non e’ in grado di risolvere questioni in modo ordinario siamo certi che la straordinarieta’ possa diventare condizione per risolverli? E quando questa straordinarieta’ a sua volta diventa ordinarieta’ si entra in un sistema che non si comprende piu’. Il punto vero e’ che chi in passato non ha fatto scelte corrette non ha pagato nessun prezzo. E il problema si risolve con il commissariamento”.