“Quello delle bonifiche è uno dei temi più delicati perché abbiamo la necessità che partano però è uno dei settori dove i rischi di infiltrazione sono presenti. E io sono molto preoccupato rispetto a certe regole che sono oggetto dello sblocca cantieri, come l’aumento del sotto soglia e soprattutto la liberalizzazione dei sub appalti. Lo so bene cosa si nasconde dietro i sub appalti soprattutto in certi contesti e chiederò al ministro Costa di tenere alta l’attenzione perché non possiamo finire nel paradosso che i criminali dopo aver inquinato facciano poi le bonifiche”. Lo ha detto a Giugliano il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, parlando con i giornalisti a margine del convegno sulle bonifiche promosso dall’Ordine dei commercialisti di Napoli nord alla presenza del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. “Le ecoballe sono ancora lì dove erano. È uno sfregio enorme per questo territorio”, ha poi aggiunto. “I soldi stanziati sono rimasti nei cassetti. Malgrado gli appalti siano in gran parte partiti, malgrado l’assistenza dell’Anac e l’impegno della Regione Campania, che è fuori discussione, il risultato pratico non è in linea con le aspettative”. Cantone ha ricordato che il governo Renzi stanziò “250 milioni e allora, tre anni fa, si disse che nel giro di pochissimo tempo quel fiume che si vede dall’alto si sarebbe prosciugato e invece non è ancora accaduto”.