Caporalato, Costalli (Mcl): Lotta comune a difesa dei lavoratori

69
 
Nuove forme di schiavitù si affacciano nella società italiana. È il caso del caporalato, che sfrutta il lavoro di immigrati e italiani per pochi euro all’ora e li costringe a condizioni vergognose di lavoro e di vita. Se ne è parlato nel convegno “Alla luce del sole” promosso dal Movimento cristiano lavoratori presso l’Istituto di cultura meridionale. “In nome del mercato – ha detto il presidente dell’istituto Gennaro Famiglietti –   stiamo buttando al macero la libertà. Spesso siamo noi stessi a consumare i beni e i servizi frutto di sfruttamento”. Ad animare il dibattito c’era il giornalista Franco Di Mare. “Nella nostra trasmissione – ha raccontato il giornalista – ci siamo occupati di una donna di Andria morta per infarto sul luogo di lavoro. Mi colpisce quando sento, anche da sindacalisti, che il caporalato sia quasi un male necessario per garantire un lavoro dove un lavoro non c’è. Questo può far capire che in questo paese siamo messi”. “La lotta contro il caporalato – ha detto il presidente del Mcl Carlo Costalli –  è una battaglia che potrà essere vinta solo con l’accordo, il più esteso possibile, di tutte le parti sociali interessate. Per anni si è parlato di questa piaga in modo sommesso senza che si sia mai intervenuti adeguatamente, neanche sul piano legislativo”.