di Massimo Cerrotta
Si è svolta il 10 aprile, nella sede del ministero dell’Ambiente a Roma, una riunione tra amministrazioni isolane e vertici del dicastero per avviare l’istituzione di un’area marina protetta, argomento che si trascina ormai da anni a causa di continui rinvii e false partenze.
Presenti all’incontro il direttore gfnerale Maria Carmela Giarratano, il rappresentante del ministero Antonio Maturani, i tecnici dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il sindaco di Capri Gianni Di Martino e gli assessori al Turismo e alla Risorsa Mare di Capri ed Anacapri, Fabio De Gregorio e Massimo Coppola.
Dopo un’ampia discussione, che ha visto tutte le parti concordi sull’idea che un’area marina protetta sia l’unica soluzione concreta per garantire un turismo responsabile e sicuro per le acque e le coste capresi, si è giunti alla conclusione di individuare quanto prima il percorso normativo che consentirà la definizione dell’iniziativa.
“È stato un incontro sicuramente produttivo e costruttivo per raggiungere un obiettivo ormai non più rinviabile” hanno dichiarato i rappresentanti dei due Comuni isolani, che hanno anche dato ampia disponibilità a compartecipare, amministrativamente e finanziariamente, alle attività necessarie al percorso di istituzione dell’Area.
La discussione dell’area marina protetta ha subito peraltro un’accelerazione proprio nelle ultime settimane, anche grazie agli sforzi dell’associazione ambientalista “Capriamoci”, che il 30 marzo aveva lanciato, nel corso di una presentazione pubblica, il proprio grido d’allarme sulla sicurezza e sulla vivibilità delle acque costiere capresi. La stessa “Capriamoci” aveva poi annunciato un flash-mob davanti alla Grotta Azzurra, recentemente confermato per sabato 20 aprile alle ore 11. Un altro flash-mob, stavolta organizzato dai Forum dei Giovani di Capri ed Anacapri, si era poi tenuto l’8 aprile in Piazza Umberto I, in occasione della visita del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, invitato per celebrare il decimo anniversario del progetto di educazione ambientale di Marevivo “Delfini guardiani delle isole minori”. Già quell’occasione, il Ministro aveva confermato il proprio impegno nella realizzazione dell’area marina, impegno che nella riunione di ieri sembra avere trovato finalmente uno sbocco definitivo.
Si tratta dunque di un’iniziativa che, dopo anni di stallo, ha infine ripreso energia ed eco, soprattuto grazie alla determinazione dei cittadini, delle associazioni di categoria e dei Forum dei Giovani; questo a conferma che, a volte, una spinta “dal basso” può risultare non solo necessaria, ma addirittura decisiva.