E’ stato sottoposto a sequestro l’Arco di Adriano, opera monumentale risalente al II secolo d.C. posta sul confine tra i comuni di Santa Maria Capua Vetere e Capua, in provincia di Caserta. Il gip di Santa Maria Capua Vetere ha emesso un decreto di sequestro preventivo eseguito dai Carabinieri della locale stazione su disposizione della Procura sammaritana. L’opera di rilevante pregio storico-artistico, spiega in una nota il procuratore di Santa Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone, “si presenta come gravemente ammalorata e in stato di decadimento e di abbandono” condizioni tali da giustificare la configurazione, per il momento a carico di ignoti, dei reati di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina e danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale. I primi accertamenti e la consulenza tecnica di esperti disposta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno evidenziato “la presenza di diversi problemi legati al precario stato manutentivo dell’Arco, per il quale si sono registrati: fenomeni diffusi di deterioramento dei materiali; presenza di lesioni superficiali; parziale distacco di elementi lapidei; presenza di vegetazioni infestante dovuta a infiltrazioni di acqua; interventi di risanamento non appropriati che possono minarne la conservazione”. L’azione dell’autorità giudiziaria, conclude il procuratore Troncone, “è ancora una volta tesa a cautelare i beni di rilevante pregio storico-artistico, costituenti patrimonio della comunità, dall’incuria e dal rischio di una compromissione irreparabile che porti a un depauperamento di detto patrimonio a scapito delle future generazioni”.