Carcere di Nisida, spedizione punitiva di un gruppo di detenuti. Gli agenti: Situazione fuori controllo

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In foto il carcere di Nisida

Altissima tensione, ieri, nel carcere minorile di Nisida. E protesta il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, “Sono stati attimi di grande tensione – afferma Donato Capece, segretario generale del Sappe – È successo che nel pomeriggio, all’atto dell’apertura delle celle, un gruppo di sette detenuti, con il volto coperto da sciarpe e cappelli, armati di pietre e mazze di legno, hanno tentato di assaltare l’Ufficio del Preposto di Polizia Penitenziaria all’interno del quale vi era un altro detenuto che avrebbero voluto aggredire e linciare. I detenuti hanno assaltato l’ufficio lanciando alcune pietre, che hanno rotto diversi vetri, ed alcuni di loro hanno persino tentato di raggiungere il Reparto Osservazione/Infermeria arrampicandosi alle pareti attraverso i tubi di scarico dell’acqua. Solo la lucidità, la prontezza di intervento e lo spirito di gruppo dei poliziotti penitenziari in servizio hanno permesso di limitare i danni riuscendo, con immensa fatica ed enorme rischio, a contenere gli aggressori per poi bloccarli definitivamente e mettere fine ad una situazione che ha dell’incredibile. È evidente che presso il carcere minorile di Nisida, anche a causa dei vari cantieri edili ormai aperti da anni, non vi è più un luogo idoneo a contenere tutti i detenuti. Durante le ore del passeggio, infatti, questi possono essere raggruppati esclusivamente sul campetto di basket adiacente l’ufficio preposto, che però è sprovvisto di alcuna recinzione, tanto da lasciare liberi i detenuti di muoversi come pare a loro”.