Carnevale, tornano le feste di quartiere a Scampia e nel Rione Sanità

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Da Scampia alla Sanità, tornano i cortei e le feste di Carnevale a Napoli, tradizioni “moderne” che ormai affiancano quelle antiche legate ai festeggiamenti del Carnevale a Napoli. Mentre sulle tavole dei napoletani, come accade ogni anno da generazioni, torneranno ad essere protagonisti chiacchiere, migliaccio, sanguinaccio, nelle strade della città si ripetono gli appuntamenti che già da qualche anno caratterizzano il periodo sempre con uno sguardo al sociale e alla solidarietà. La fa da padrone il Carnevale del Gridas di Scampia, la festa organizzata dall’associazione culturale fondata nel 1981 da Felice Pignataro, Mirella La Magna e Franco Vicario nei locali abbandonati del Centro sociale dell’Ina Casa in via Monterosa nel quartiere Scampia. Il Gridas ha promosso il primo Carnevale di quartiere nel 1983 e da allora, ogni anno, la festa viene ripetuta con diverse declinazioni e temi. Il 36esimo Corteo di Carnevale di Scampia, che si terrà domenica 11 febbraio dalle ore 10, avrà come tema “Mezzogiorno di fuochi. Chi appiccia, chi scioscia e chi stuta”.
Il riferimento è “all’aridissima estate caratterizzata da devastanti incendi, prevalentemente dolosi, che hanno pesantemente compromesso il patrimonio naturalistico italiano, soprattutto nel Mezzogiorno ma non solo, riportando spesso alla luce nuove discariche abusive che continuano a mietere vittime indifese”. Tra i roghi, ricordano dal Gridas, “anche l’incendio, dalle cause ancora non chiare, di cui è stata vittima la comunità rom di Scampia”. Il tutto “in un far west non troppo lontano, con nuove corse agli armamenti nucleari e relativa gara a chi colpisce prima, e poi duelli, attacchi feroci e infuocati di chi, non avendo argomenti validi, si affida alle schioppettate per sembrare il vincitore”. Tutta la cittadinanza è chiamata a fornire contributi di idee, invenzione e creatività al laboratorio del Gridas, aperto già da metà gennaio.