Carrà: lo sfogo di Aragozzini, ‘ora giornali la osannano ma gli artisti vanno celebrati da vivi’ (2)

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(Adnkronos) – “Io già mi occupavo di artisti che mandavo in giro per il mondo, avevo uffici a Los Angeles New York, Bogotà, Buenos Aires -ricorda il produttore- A quel tempo c’era ancora il regime di Franco in Spagna. Io chiesi a Boncompagni se lei sarebbe stata disposta a fare tv in Spagna, e lui mi disse subito di sì, un ‘sì’ di cui io mi meravigliai, perché lui era un personaggio un po’ difficile. Così, quella fu la prima volta che lei fece tv all’estero: un enorme successo. La grande fortuna di Raffaella fu che la Sony Music spagnola, visto il successo che aveva avuto sulla TVE, chiese il permesso di pubblicare i dischi in Sudamerica. Ebbene: successe il finimondo, un trionfo assoluto, molto di più che in Italia”.