Casa, in Italia 40mila sfratti all’anno: Napoli registra aumenti del 23%

324

In Italia tra il 2021 e il 2024 si sono registrate circa 40 mila nuove convalide di sfratto ogni anno. In un anno (2023-2024) sono cresciute del 10% le richieste di esecuzione da parte dei proprietari e del 15% gli sfratti per ragioni diverse dalla morosità dell’inquilino (da 8.671 nel 2023 a 10.117 nel 2024) su cui evidentemente incide anche la maggiore appetibilità degli affitti brevi. È quanto emerge da uno studio del Sicet Cisl (su dati del ministero dell’Interno) che analizza l’andamento del fenomeno nel periodo 2001-2024. Secondo il sindacato inquilini della Cisl «appare confermata una sostanziale stabilità delle convalide di sfratto nel periodo post-pandemico che, quanto meno sul piano dei numeri, ricalca quella dei primi anni del secolo e prima della gravissima emergenza sfratti innescata dalla recessione economica del 2008-2009 che raggiunse il suo momento di culmine nel periodo 2012-2016», quando i provvedimenti di sfratto furono in media 70 mila all’anno.

Dai dati regionali emerge che attualmente il fronte è particolarmente caldo in Lombardia dove sono aumentate di oltre il 60% le richieste di esecuzione rispetto al 2023 e al tempo stesso gli sfratti eseguiti durante il 2024 con l’intervento della forza pubblica sono aumentati di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. Un quadro derivante dalla situazione gravissima di Milano dove le sentenze di convalida sono diminuite del 20% ma gli sfratti eseguiti sono più che decuplicati (da 133 a 1.597), mentre sono state accumulate 14.084 richieste di esecuzione presentate all’ufficiale giudiziario, una cifra quasi incredibile visto che nell’anno precedente risultavano segnalate 402 richieste di esecuzione.

Se in Lombardia l’emergenza è conclamata, in altre regioni si registra quella che il Sicet Cisl definisce «accumulazione del rischio». In particolare, sono in crescita le sentenze di convalida in Valle d’Aosta (+26%), Umbria (+18%), Puglia (+13%), Abruzzo (+12%), Campania (+11%) e Marche (+8%). Per quanto riguarda le singole province si segnalano Terni (+110%), Fermo (+74%), Gorizia (+58%), Venezia e Brindisi (+51%), Crotone (+50%), Pesaro (+35%), Benevento (+25%), Napoli (+23%). In cima a questa graduatoria ci sarebbe Catania (+166%), ma i dati forniti di sole 16 sentenze convalide di sfratto nel 2024 e di nessuna convalida nell’anno precedente sono palesemente inattendibili. Del resto non mancano altri casi di questo genere; ad esempio non vengono segnalati sfratti convalidati nel 2024 a Reggio Calabria, Enna e Caltanissetta.