Casal di Principe, bollette pazze per il consumo idrico: interviene il sindaco

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Tra avvisi inviati a chi non ha l’allaccio o la rete idrica nella sua strada, a chi aveva avuto già annullata la richiesta negli anni scorsi, o a più soggetti abitanti nella stessa casa e quindi da considerarsi un unico utente con unico allaccio, sono numerosi i cittadini di Casal di Principe (Caserta) che in questo inizio anno stanno protestando contro l’amministrazione comunale denunciando “errori” nella compilazione e nel calcolo degli importi da pagare per il consumo idrico. Tanto che il sindaco Renato Natale è intervenuto sulla vicenda con una lunga nota nella quale annuncia che presto, già domani, verranno sentiti i responsabili della società toscana Aeg, che si occupa dell’installazione, della lettura dei contatori e del calcolo delle bollette. “In molti casi le proteste dei cittadini sono ampiamente giustificate – spiega Natale – perché gli avvisi sono affetti da errori commessi da chi li ha elaborati, errori spesso gravi, tali da provocare un notevole aumento delle somme. Per questo stiamo già prendendo provvedimenti verso i responsabili. L’amministrazione – prosegue il sindaco – ha incontrato in questi giorni centinaia di cittadini, sta raccogliendo le segnalazioni per effettuare una casistica di errori e poi procedere a contestazioni alla ditta; già nei prossimi giorni daremo con una delibera di giunta indicazioni sulle modalità di pagamento dei ruoli”. Negli avvisi, relativi a più anni, viene chiesto per la prima volta il pagamento dal 2012 al 2014, con conguaglio per gli anni precedenti. Una situazione piuttosto complessa visto che al 2014, anno in cui Natale si è insediato dopo un periodo di commissariamento, i contatori erano pochissimi a Casal di Principe, con la maggior parte della popolazione che si serviva di pozzi privati, con il rischio che fossero contaminati, mentre altra parte era allacciata abusivamente alla rete idrica, laddove questa arrivava. Nei prossimi giorni partiranno i lavori, finanziati dalla Regione, per portare la rete in tutto il territorio di Casal di Principe, e sanare così una situazione di grave disagio per la popolazione mai risolta da alcuna amministrazione né dai tanti commissari prefettizi inviati negli anni dallo Stato per problemi di camorra. Ma intanto, nell’ex cittadina roccaforte per anni del clan dei Casalesi, si scontano disservizi da terzo mondo. “Abbiamo scelto di chiedere le somme dovute fino al 2014 – evidenzia Natale – perché vogliamo chiudere una annosa vicenda che ha provocato già due dissesti finanziari del Comune che sono costati ai cittadini tasse più alte per molti anni e nessun servizio, per poter poi arrivare, dall’anno prossimo, a fatturare i consumi relativi alla “mia” amministrazione; ricordo che noi siamo arrivati al governo della città nel giugno del 2014, e che procedemmo a darci un nuovo regolamento, e a stipulare un nuovo contratto di fornitura con la Regione Campania, già nei mesi successivi; ricordo che al nostro insediamento i contatori erano poche centinaia e oggi oltre il 70 % degli utenti ha il contatore. Certo dobbiamo completare l’opera, e l’obiettivo, tenendo conto delle resistenze spesso registrate fra i cittadini, è di arrivare almeno al 90 % per la metà del 2018. I ruoli dal 2008 al 2014 rispondono ai regolamenti e alle tariffe decise da altre amministrazioni che ci hanno preceduto e che non possiamo modificare”. Attualmente sono circa 1.500 le utenze non servite da contatore, ovvero alcuni migliaia di cittadini che ancora sono fuori dal circuito legale