Negli ultimi dieci anni in Europa, considerando i 27 Paesi membri della UE, i prezzi nominali medi (inclusa l’inflazione) delle case sono aumentati del 66,6%. Secondo l’analisi di Abitare Co., società di intermediazione e servizi immobiliari, su base dati Eurostat, l’Italia è uno dei Paesi che ha registrato la crescita dei prezzi più bassa (+8,8%), posizionandosi al penultimo posto subito dopo la Finlandia (+5,5%). Nella classifica per nazioni spiccano nei primi tre posti i Paesi dell’est Europa come Ungheria (+168%), Lituania (+114,2%) e Repubblica Ceca (+111,7%), dove gli incrementi decennali sono stati a tre cifre. A livello generale, infatti, L’Est Europa stravince, dato che nelle prime dodici posizioni ci sono ben dieci nazioni. Uniche eccezioni sono il Portogallo (+105,7%) e i Paesi Bassi (+83,2%). Anche se mettiamo a confronto il nostro Paese con Francia (+31,2%), Spagna (+47,6%) e Germania (+49,2%), i valori di crescita sono molto lontani. Se si guarda alle performance delle principali città metropolitane italiane, secondo l’elaborazione di Abitare Co. la sola Milano registra in dieci anni una crescita dei prezzi decisamente superiore al dato medio, del +49%; seguita da Bologna e Firenze, che negli ultimi dieci hanno registrato una crescita rispettivamente del 33% e del 19%, e da Napoli (+2%). Roma rimane negativa con una perdita a dieci anni di circa il 13%, così come Genova (-33%), Torino (-5%) e Palermo (-21%). Come cambia invece la classifica se si considerano i prezzi di vendita nelle capitali dei 27 Stati membri dell’UE, includendo anche Milano? Tutte le città dell’Est Europa arretrano per lasciare spazio a quelle occidentali.
Per acquistare un’abitazione di 70 metri quadri usata in buone condizioni, le città più care sono Lussemburgo, con un valore di 791mila euro, e Parigi, dove il prezzo medio di 10.100 euro al metro quadro fissa il costo a 707mila euro. Ma sopra i 500mila euro troviamo anche Amsterdam (532mila) e Stoccolma (504mila), seguite da Vienna (483.000), Copenhagen (455.000) ed Helsinki (416.500). Milano e Roma si posizionano invece all’ottavo e al 13esimo posto, rispettivamente con 385mila e 308mila per 70 metri quadri. Le città in assoluto più economiche tra i 28 Paesi analizzati sono Tallin (105mila), Sofia (119mila) e Bucarest (126mila). Estendendo l’analisi alle 8 principali aree metropolitane italiane, a Firenze per un’abitazione usata in buone condizioni di 70 mq sono necessari 231mila, a Bologna 206.500. Tutte le altre città come Torino (175mila), Napoli (171.500), Genova (154mila) e Palermo (133mila), si posizionerebbero in fondo alla classifica al pari di città come Atene, Bucarest o Sofia.