Castelvolturno, riuso beni confiscati: 34 ville dei boss diventeranno hub artistico

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Da simbolo della sopraffazione e del degrado a icona del riscatto, il Parco Faber di Castel Volturno si candida a diventare il più importante laboratorio nazionale di rigenerazione urbana sviluppato su beni confiscati alle mafie. Trentaquattro ville confiscate alla camorra realizzate attorno a un lago, per un’estensione complessiva di circa 6.000 metri quadrati, potranno diventare il più grande centro di produzione per le arti del Mezzogiorno. Un progetto che mira a intercettare fondi anche privati per circa 3 milioni di euro. 


Idea-Progetto “offerta” dai giovani professionisti del NIB
 
Ad arricchire di senso la sfida all’oppressione della criminalità organizzata è anche il fatto che a ridisegnare gli spazi del vecchio Parco Allocca, considerato “la madre dei beni confiscati” alla camorra, sono dei giovani professionisti del territorio che offrono idee-progetto e visioni programmatiche per la rigenerazione all’Amministrazione. Gli studi di fattibilità sono infatti il frutto del lavoro del Master-Lab di riuso dei beni confiscati della Scuola di Architettura Strategica di Salerno “NewItalianBlood”.

Dimitri Russo (Sindaco di Castel Volturno): Investiamo in bellezza e cultura 
Da due anni – afferma il sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo – il Comune di Castel Volturno e il Master Architettura|Ambiente NIB lavorano in sinergia per sviluppare progetti pilota di rigenerazione urbana come il recupero di Parco Faber. L’idea dell’amministrazione è di realizzare un parco del cinema e della musica. Da anni Castel Volturno è diventata un set naturale per tanti film, basti pensare a ‘Indivisibili’ di Edoardo De Angelis, ed è forte l’esigenza di creare un luogo fisico di supporto alla produzione logistica, come casting, montaggio e promozione. Anche la musica è una esigenza di tutto il territorio che ha tante culture musicali da offrire, si pensi alle 70 etnie diverse, ma che oggi non hanno una struttura che possa valorizzale. Vista l’estensione del bene serviranno almeno 3 milioni di euro che l’amministrazione si impegna a reperire intercettando fondi regionali e privati”.

 

Il riconoscimento del Governo: Castel Volturno laboratorio nazionale 
Con il Decreto Legge n.91/2017 il Governo ha riconosciuto la nomina di un Commissario Straordinario col compito di elaborare un piano di risanamento, misure ad hoc e risorse finanziarie per la gestione del fenomeno dell’immigrazione. Misure straordinarie, anche e soprattutto finanziarie per il territorio. “E non è finita – continua il primo cittadino Dimitri Russo – perché l’impegno del Governo, in raccordo con la Regione Campania è di fare di Castel Volturno un laboratorio di interventi, prevedendo altre misure ogni qual volta ci sia l’occasione. Ed ora parlare di sviluppo, anche in previsione del “masterplan litorale domitio“.

Il Parco Faber copre una superficie totale di 5.780 mq, con 2.570 metri quadri di aree verdi esterne. L’idea-progetto di recupero delle ville e degli spazi pubblici elaborato da Gabriella Elisa Maffey, Jona Malaj e Valentina Manzo nell’ambito dell’edizione 2016-2017 del Master NIB Architettura|Ambiente prevede inoltre pavimentazioni in legno esterne (2.230 mq) e, sul lago, pontili e attrezzature galleggianti (per circa 1.000 mq).

Borse per 60mila euro a giovani progettisti

Le idee-progetto di rigenerazione sono state realizzate nell’ambito della terza edizione del Master Architettura|Ambiente promosso da NIB e coordinato da Centola&Associati, che ogni anno mette a disposizione per architetti, paesaggisti, pianificatori, ingegneri e designer under 35 di tutta Italia borse di studio destinate alla frequenza dei corsi e degli stage. Giunto alla quarta edizione, quest’anno saranno messe a disposizione 60mila euro ai migliori progettisti. I Master sono inoltre interamente finanziabili anche alle borse da 5000 euro bandite dalla Regione Campania per la “Formazione Liberi Professionisti” domiciliati i residenti in Regione (Architetti e Ingegneri iscritti agli ordini e con partita iva). Oltre al Master Architettura|Ambiente il 2017 vedrà anche la prima edizione dell’innovativo Master Progettazione|Ricerca.

Beni confiscati in Italia 
In Italia i beni immobili confiscati sono 23.576 (dati ANBSC, febbraio 2016), concentrati soprattutto in 6 regioni (Sicilia 43,51%, Campania 12,76%, Calabria 12,00%, Puglia 9,46%, Lazio 7,02%, Lombardia 6,88%).Non sono disponibili, però, dati certi sul numero di beni utilizzati, nonostante i 21 milioni di euro destinati nel precedente ciclo della programmazione dei Fondi strutturali alla loro mappatura con i progetti REGIO (un sistema informatico del valore di 7 milioni di euro) e SIT-MP (un sistema informatico telematico del valore di circa 14 milioni di euro) nati proprio allo scopo di garantire un continuo scambio di dati e informazioni sui sequestri, sulle confische e sulla gestione dei beni confiscati.