“Abbiamo voluto questo incontro con il Papa per testimoniare che si può essere buoni imprenditori nonostante i pregiudizi e le semplificazioni che talvolta identificano l`impresa con l`arricchimento illecito, lo sfruttamento e la speculazione“. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, Antonio D`Amato, nel corso dell`udienza privata concessa da Papa Francesco nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano. “Saper distinguere fra la buona e la cattiva impresa è essenziale così come saper distinguere tra il bene e il male, tra il giusto e l`ingiusto. Siamo tra i più tenaci avversari della corruzione e della criminalità economica che devastano le regole del mercato, diffondono la concorrenza sleale a danno degli onesti e generano sfiducia e pessimismo fra i cittadini“. Afferma D’Amato. Il presidente dei Cavalieri del Lavoro ha infine, espresso profonda condivisione del messaggio centrale dell`Enciclica “nel quale viene riconosciuta all`impresa e alla libera iniziativa un ruolo fondamentale nello sviluppo non solo economico e occupazionale ma anche per un modello di crescita sostenibile sul piano sociale e ambientale“.
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