I partigiani dovrebbero plaudire il Sindaco di Ladispoli che, seppure creda di avere intitolato la piazza a un neo fascista, l’ha dedicata a un politico rispettabile. Che vestiva in camicia nera come tutti a quell’epoca. Ma, poi, a differenza di altri, seppe apprezzare la libertà. Oggi non sarebbe nostalgico, perché sapeva che il passato non deve tornare. Come i mediocri, senza curiosità né idee, affezionati a modelli già provati di cui si conoscono risultati e conseguenze. Solo i grandi rispettano la Storia e le opinioni degli altri. Berlinguer, infatti, lo stimò e ne divenne amico. L’Anpi è in ritardo.
Cambiamento è la parola chiave della nuova politica
Anche Zingaretti canta lo stesso refrain e dice che bisogna rinnovare il partito. Bravo. Finalmente qualcuno che sa il fatto suo. È il modo migliore per ricominciare. Ma se il nuovo non c’è? In certi partiti non se ne produce da tanti anni. Pazienza. È l’intenzione che conta. Costretti, purtroppo, a utilizzare i sopravvissuti, si comincia dal più longevo Zanda. Poi Gentiloni, un “quota cento”. Serracchiani, sempreverde, è la Greta italiana, piuttosto graziosa, da poter spacciare per giovane. Riparte così, tra i soliti problemi e dissidi, la TAV della sinistra. Del resto, il nostro è un paese di anziani.
Sembra un personaggio uscito dalle pagine dimenticate del libro Cuore
Coinvolgendo milioni di giovani nella sua campagna ambientale, quali interessi disturba Greta? Non essendo migrante né di pelle nera non si capisce perché ci sia chi ce l’ha in tanta antipatia e la vede addirittura come un personaggio dell’horror. Altri sospettano che dietro di lei ci siano i poteri forti (la massoneria e le lobby giudaico cristiane?). C’è pure chi vorrebbe investirla con l’auto. La ragazzina di 16 anni, ammalata o no, che forse non è un’eroina ma trascina le folle, dovrebbe ispirare tenerezza e ammirazione. Quegli italiani scesi così in basso saprebbero fare di più e meglio?
La violenza protetta dallo stupore degli ipocriti
Ero un ragazzo quando si trasaliva nello scoprire un insegnante elementare pedofilo. Rarissime le maestre d’asilo che picchiavano i bimbi e infermieri che maltrattavano anziani e disabili. Mi chiedo come mai, dopo 60 anni, leggo ancora le stese notizie, per di più col medesimo stupore e maggiore frequenza. Al tempo in cui cominciavo a fare i primi passi come giornalista era difficile controllare. Ma oggi, con i sistemi sofisticati non ci vuole niente. Invece, i misfatti durano sempre a lungo e poi i criminali vengono denunciati a piede libero in modo da poter continuare a delinquere. Bravi.
Chissà se saranno italiani, per ora sono i migliori
Non se ne può più di sentire notizie terribili. Ma questa è ancora peggio. Come si parla solo bene dei morti, si definisce subito criminale chi per una volta perde la testa. Seppure gli abbiano ritirato la patente per 15 giorni e condannato per una molestia, senza iscrizione al casellario, era un brav’uomo e guidava uno scuolabus. Un giorno prende in ostaggio 51 alunni, 2 insegnanti e una bidella. Due ragazzini salvano la vita a tutti. Sono arabi, nati in Italia ma da una famiglia di emigranti. Ci sono eroi pure tra loro. Meriterebbero la cittadinanza. Ma gli elogi maggiori li hanno ricevuti i carabinieri