C’è ossigeno su Marte

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Roma, 22 ott. (AdnKronos) – C’è ossigeno su Marte e potrebbe sostenere forme di vita. Secondo uno studio del California Institute of Technology (Caltech), pubblicato oggi su “Nature Geoscience”, l’ossigeno si trova nell’acqua salata sotto la superficie del pianeta rosso, come il lago di acqua salmastra scoperto dalla sonda europea Mars Express con il radar italiano Marsis. E, secondo i calcoli evidenziati nello studio firmato da Vlada Stamenković (con i colleghi Lewis M. Ward, Michael Mischna e Woodward W. Fischer) l’ossigeno potrebbe supportare la vita di microorganismi e forme di vita anche più complesse.

Nella ricerca, il team di scienziati guidato da Stamenković evidenzia che “a causa della scarsità di O2 nella moderna atmosfera marziana, si presume che Marte sia incapace di produrre ambienti con concentrazioni di O2 sufficientemente grandi per supportare la respirazione aerobica”, cioè la respirazione che avviene in presenza di ossigeno.

Ma gli studiosi nella ricerca presentano “una struttura termodinamica per la solubilità di O2 in salamoie”, scoprendo che “il moderno Marte può supportare ambienti liquidi con valori di O2 disciolti “valori, scrivono, che vanno da ~ 2,5 × 10-6 moli da m 3 a 2 moli m 3 in tutto il pianeta”, con concentrazioni particolarmente elevate nelle regioni polari”.

“Anche ai limiti delle incertezze, i nostri risultati suggeriscono che su Marte ci possono essere ambienti in superficie con sufficiente O2 disponibile per far respirare i microbi aerobici” riferiscono gli scienziati del Caltech secondo i quali, dunque, Marte come è ora, “può supportare ambienti liquidi con O2 disciolto”.

“I nostri risultati -segnalano ancora gli studiosi del Caltech- possono aiutare a spiegare la formazione di fasi altamente ossidate nelle rocce marziane” osservate con i rover su Marte, “e implicano che possono esistere opportunità per la vita aerobica su Marte” come è ora e allarga la possibilità di trovare queste forme di vita anche “su altri corpi planetari con fonti di O2 indipendenti dalla fotosintesi”.