Censimento immigrati e clandestini, pandemia fuori controllo

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di Riccardo Vizzino
Elusione delle norme emergenziali anticontagio. Una delle maggiori preoccupazioni, invero, è oggi rappresentata  dalla presenza incontrollata di clandestini e non che non rispettano alcuna delle misure antipandemia, disposte dal governo centrale e locale, per contenere il contagio da Covid 19, accalcandosi in imprudenti assembramenti ed evitando accuratamente l’uso dei sistemi di protezione, le mascherine, che sono obbligatori.
Ciò evidentemente in danno di chi invece le regole le rispetta e che suo malgrado non può non sentirsi minacciato dal rischio di infezioni e contagio virale da Covid 19 che hanno così agio di circolare e proliferare indisturbati.
Quanto descritto assume poi i contorni di una vicenda quasi grottesca a pradossale se si considera che le limitazioni disposte dalla Regione Campania hanno investito solo gli onesti cittadini campani, che hanno dovuto, più volte, rimodulare la loro esistenza assecondando le esigenze imposte da factum principis, con non trascurabili disagi sul piano morale, esistenziale ed economico.
Invece, “le comunità autonome degli irregolari” non hanno mai patito alcuna limitazione, contunuando a praticare attvità sociali di gruppo, che sin dalla mattina li vedono impegnati nelle nuove gadinate di Piazza Garibadli e sopratutto a svolgere, indisrutbati, l’attività economica che si pratica nei mercati paralleli ed illegali.
In particolare, si segnala con preoccupazione, quanto si registra nei pressi dei mercati della Maddalena, ove quotidianamente si riversano e si aggregano, senza utilizzo alcuno dei dispositivi di protezione e senza mantenere il distanziamento sociale, moltissimi irregolari o anche cittadini italiani Quivi, gli avventori trovano vita assai facile in un territorio in cui vi è poca presenza delle forze dell’ordine, che di conseguenza non procedono ad elevare loro contravvenzioni.
I fatti di cui sopra sono stati più volte denunciati alle autorità competenti con contestuale  richiesta di immediata  azione delle forze pubbliche, senza tuttavia ricevere mai adeguato riscontro dai destinatari, che hanno manutenuto un compotamento assolutamente silente ovvero hanno offerto giustificazioni inaccettabili, dalla incompetenza a poter agire, alla mancanza di idoena strumentazione per poter intervenire.
Così come si è rappresentata la forte esigenza di prevedere, con urgenza, la somministrazione obbligatoria di tamponi per screening dei contagiati dal Covid-19 e, in caso di positività al tampone, di creare un sistema in grado di risalire a tutti i contagi; si è auspicata l’utilità dell’ allestimento di presidi medici per effettuare, nelle aree più a rischio, visite mediche specifiche onde prevenire il diffondersi di eventuali epidemie e malattie infettive.
Sopratutto si è suggerita caldamente la previsione di un censimento obbligatorio dei soggetti che entrano nel nostro territorio clandestinamente, atto a corpire tutto il territorio nazionale prevedendo l’identificazione e foto-segnalazione dei soggetti censiti. Ciò anche per poter ridurre la tensione sociale indotta, talvolta artificiosamente, nei confronti degli irregolari.
In tale prospettiva si è posta la necessità che l’Esercito fosse più incisivo nella sua azione di controllo del territorio e, in accordo con la Prefettura ed il Comune, desse una mano alle Forze dell’Ordine per registrare ogni singolo extracomunitario fermato per redigere un censimento completo dei soggetti presenti a Napoli ed avere, finalmente, un’anagrafe completa per capire la nazionalità e la “storia” giuridica e clinica dei singoli, per garantire un monitoraggio di eventuali pregiudicati ed evitare nuovi focolai di Coronavirus”
Volendo fotografare la situazione in maniera ancora più dettagliata e ricordando come Piazza Garibaldi e la zona di Porta Nolana rappresentino il fulcro del collegamento tra la città e la provincia napoletana, si è anche rivolto caldo invito a prestare attenzione al sovraffolamento ed al degrado dei mezzi pubblici, occupatati prevalentemente proprio da extracominitari irregolari. Ogni giorno, infatti, si riversa a Piazza Garibaldi e dintorni una moltitudine di extracomunitari irregolari in cerca di lavoro o di facili occasioni di guadagno, che viaggiano stipati all’interno dei vagoni dei treni o nei pullman, in tanti senza titolo di viaggio, contribuendo al degrado e al deterioramento delle strutture stesse. L’unica soluzione possibile per regolamentare questi afflussi- si è detto- sarebbe quella di istituire dei veri e propri presidi di controllo con personale qualificato che renda un servizio di vigilanza e controllo costante all’interno dei mezzi di trasporto e all’esterno delle stazioni ferroviarie.
Il corpo di vigilanza avrebbe anche il ruolo di censire e identificare tutti gli extracomunitari nei loro spostamenti; vigilando pure sul rispetto delle norme igieniche, controllando la regolarità dei titoli di viaggio, impedendo e reprimendo condotte illecite.